Mercoledì 19 gennaio inizia la rassegna cinematografica organizzata dal Centro di Studi e Ricerche per la Pace dell’Università di Trieste con il Circolo Lumière di Trieste all’Aula Magna della Scuola Interpreti e Traduttori via Filzi 14, Trieste.
Foto da uno dei film in programma: Magdalene di Peter Mullan
Violenza contro le donne: è pace questa?
"La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa, e la più pervasiva. Non conosce limiti geografici, culturali o di ricchezza.
Fintanto che continua, non possiamo dichiarare di fare reali progressi verso l¹uguaglianza, lo sviluppo e la pace"
(Kofi Annan, Segretario dell¹ONU, 1999)
In Italia, il 14% delle donne ha subito nel corso della vita violenze ³domestiche², fisiche o sessuali; ogni settimana, due o tre donne sono uccise da un partner o ex-partner. Arrivate all¹adolescenza, almeno il 30% delle bambine ha subito molestie sessuali, da quelle considerate più lievi fino allo stupro. Purtroppo questi dati, che riguardano solo alcune delle forme di violenza contro le donne, rappresentano delle sottostime del fenomeno: le vittime spesso non parlano, per un senso di vergogna, per paura di ritorsioni o di non essere credute. Anche in Italia, dunque, le violenze sono tragicamente frequenti; molte restano ancora occultate, e gli aggressori impuniti. Ma allora, che pace è questa?
Quest¹anno il Centro di Studi e Ricerche per la Pace dell¹Università di Trieste e il Circolo Lumière di Trieste organizzano una rassegna di film sul tema della violenza contro le donne, rivolta in primo luogo a studenti dell¹Ateneo, ma aperta anche agli studenti delle superiori e ai cittadini interessati. I quattro film sono stati scelti, tra una ormai ricca filmografia in proposito, per illustrare situazioni diverse, come la violenza domestica, lo stupro, le violenze dei familiari in altre culture e le complicità sociali che le rendono possibili. Sono stati scelti anche per mostrare, almeno in alcuni casi, il coraggio delle donne e la loro capacità -grazie a risorse individuali o solidarietà amicali-, di liberarsi dalla violenza e riprendersi la vita.
I film saranno brevemente commentati, come introduzione al dibattito, da ricercatrici e attiviste nel campo e da alcuni uomini, compagni di strada nell¹impegno al contrasto della violenza. Saranno presentati e utilizzati gli specifici strumenti teorici e di analisi prodotti dai due filoni di ricerca, sulla violenza di genere e sulla pace: lo scopo è di stimolare una riflessione critica che permetta la dissociazione dalle tante forme, esplicite o mascherate, di acquiescenza e rassegnazione di fronte al fenomeno della violenza contro le donne.
Le Facoltà di Psicologia e di Lettere e Filosofia riconoscono un credito formativo a studenti/esse che seguano almeno tre proiezioni e preparino una breve relazione finale.

