Chi siamo

Costituzione

La Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC) nacque informalmente nel settembre 1947, in occasione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, e fu ufficialmente costituita l’8 novembre dello stesso anno. I primi circoli promotori la istituirono come organismo di coordinamento per la salvaguardia del patrimonio culturale cinematografico, per favorire la libera circolazione delle opere e la conoscenza critica della produzione filmica, con particolare attenzione al sostegno del cinema italiano. In essa confluirono critici, autori e lavoratori del settore, alimentati dall’entusiasmo per il neorealismo e dall’esigenza diffusa di informazione e dibattito che caratterizzava il pubblico italiano nel dopoguerra. I Circoli si moltiplicarono rapidamente, dando vita a uno dei movimenti più significativi dell’associazionismo culturale nazionale.

Fin dalle origini, la FICC si è impegnata nello sviluppo di un movimento che rappresentasse il pubblico, offrendo assistenza tecnica attraverso pubblicazioni, corsi di formazione per gli animatori dei Circoli, reperimento e distribuzione di film, attività di coordinamento e rapporti con enti, cineteche nazionali e internazionali. I suoi fini e il suo campo d’azione si sono articolati lungo oltre settantacinque anni di attività, adattandosi alle trasformazioni della società e alle nuove sfide poste dai mezzi di comunicazione.

L’organizzazione del pubblico è stata posta al centro come valore prioritario, strumento capace di favorire processi di emancipazione indispensabili per ogni autentica e autonoma crescita individuale e collettiva. La Federazione ha inoltre sviluppato un intenso lavoro di studio, ricerca, sperimentazione e formazione, anche in ambito scolastico ed educativo, promuovendo la conservazione e la circolazione del cinema come bene culturale e patrimonio condiviso.

La FICC contribuì, sempre nel 1947, alla costituzione della International Federation of Film Societies, oggi presente in 45 Paesi.

Attualmente la FICC conta circa 150 Circoli sul territorio nazionale e tra le comunità di italiani all’estero. È un’associazione senza fini di lucro, così come i Circoli aderenti, ed è riconosciuta dalla legislazione sul cinema quale soggetto avente diritto a specifiche agevolazioni di carattere erariale e normativo-giuridico.

L’adesione alla FICC non prevede alcuna quota annuale. Le tessere per i soci vengono stampate e fornite direttamente ai Circoli dalla Federazione. La Segreteria garantisce inoltre consulenza e supporto per la partecipazione alle iniziative promosse insieme agli altri Circoli affiliati.

Negli ultimi anni la FICC ha assunto un ruolo di rilievo all’interno della Federazione Internazionale dei Circoli del Cinema, promuovendo ufficialmente il Don Quijote Award, riconoscimento assegnato dalla International Federation of Film Societies (IFFS).

Il premio consiste in una targa, un diploma e la promozione internazionale del film vincitore fra i cineclub di tutto il mondo. La Giuria “IFFS” in ciascun festival è composta da attivisti del movimento dei circoli del cinema, scelti su nomina delle federazioni nazionali aderenti.

Attualmente, Marco Asunis (già Presidente FICC) svolge anche il ruolo di rappresentante internazionale per la Federazione Italiana.

 

Attività

  • Coordinare e sostenere le attività dei Circoli federati, promuovendo azioni di rappresentanza presso istituzioni pubbliche e private, nonché nelle sedi istituzionali competenti.
  • Favorire la creazione di nuovi Circoli.
  • Mantenere e sviluppare collegamenti con le comunità italiane all’estero, sostenendone l’attività e le iniziative culturali.
  • Svolgere attività di studio, ricerca, sperimentazione e formazione, anche in ambito educativo, promuovendo la conservazione e la circolazione del cinema come bene culturale e patrimonio della collettività.
  • Fornire assistenza tecnica attraverso pubblicazioni, corsi di formazione per animatori dei Circoli, reperimento e distribuzione di film, attività di coordinamento e rapporti con enti e cineteche nazionali e internazionali.
  • Promuovere relazioni con cineteche, istituzioni pubbliche e private, organismi e enti italiani e stranieri, a livello locale, nazionale e internazionale, interessati ai problemi culturali della comunicazione.
  • Promuovere e sostenere manifestazioni e festival cinematografici, tra cui il Don Quijote Award assegnato dalla Federazione Internazionale dei Circoli del Cinema, nonché rassegne e Festival del Cinema Italiano organizzati all’estero.

Statuto, regolamenti e riconoscimento di legge

Regolamenti

Regolamento interno Federazione Italiana Circoli Cinema

Regolamento contabile della FICC

 

Riconoscimento di legge

Riconoscimento della FICC ad Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica

 

Statuto

art. 1

Viene costituita fra: Circoli del Cinema qui elencati una Associazione denominata “Federazione Italiana dei Circoli del Cinema”: Bergamo, Biella, Cremona, Firenze, Genova, Milano, Padova, Pavia, Roma, Salò, Torino, Treviso, Trieste, Varese, Verona, Venezia. 

art. 2

L’Associazione ha scopi culturali e non si propone fini di lucro.

art. 3

La sede dell’Associazione è a Roma. 

art. 4

Scopo dell’Associazione è il lavoro con il pubblico e la sua organizzazione attraverso l’attività dei Circoli del Cinema e tutte le iniziative che l’associazione per decisione dei suoi organi riterrà opportuno attuare sia in sede nazionale sia in quelle locali; la promozione della conoscenza critica del cinema e della comunicazione audiovisiva, e dunque del lavoro di studio, di ricerca, di sperimentazione, di formazione, anche nell’ambito delle strutture educative; promuovere la conservazione e la circolazione del cinema in quanto bene culturale e patrimonio della collettività; contribuire allo sviluppo della cultura in tutte le sue forme ed espressioni, nonché al rinnovamento democratico delle strutture che ad essa sono connesse, elaborando e perseguendo linee di politica culturale corrispondenti a tale scopo e nel contempo, con particolare riguardo alla salvaguardia dei caratteri nazionali e delle diversità etniche, orientate in una prospettiva di largo respiro europeo.

A tali fini l’associazione:

A) coordina e sostiene l’attività dei Circoli federati, anche rappresentandoli presso le istituzioni pubbliche e private nonché nelle sedi istituzionali competenti, quando necessario e possibile;

B) favorisce la creazione di nuovi circoli;

C) stabilisce collegamenti con le comunità italiane all’estero, favorendone l’attività e le iniziative culturali;

D) promuove i rapporti con le cineteche, con le istituzioni pubbliche e private, e con tutti gli organismi ed enti italiani e stranieri, di carattere locale nazionale e internazionale, comunque interessati ai problemi culturali della comunicazione;

E) realizza ogni iniziativa in Italia e all’estero, anche in collaborazione con altri organismi, per il raggiungimento delle finalità statutarie.

art. 5

Possono aderire alla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema tutte le associazioni, regolarmente costituite in conformità delle normative vigenti in materia, che perseguano i fini statutari di cui all’art.4, assumendo la qualifica di socio effettivo.

Alla Federazione possono altresì affiliarsi associazioni, gruppi di intervento e strutture culturali o di produzione audiovisiva, ancorché costituiti non formalmente o in modo difforme dalle norme legislative vigenti in materia, purché i loro fini non siano in contrasto con le finalità di cui al precedente articolo 4, assumendo la qualifica di socio affiliato. Tali associazioni, gruppi e strutture, peraltro, non potranno essere inseriti nell’elenco dei circoli aderenti che annualmente viene trasmesso al Ministero del Turismo e dello Spettacolo per godere delle agevolazioni previste dalle leggi vigenti in materia, sin quando il loro status giuridico e statutario non sarà conforme a quanto stabilito dalle normative di legge in vigore.

L’ammissione di nuovi circoli, come di associazioni, gruppi e strutture indicati nel precedente comma, è deliberata dall’Ufficio di Presidenza previa verifica dello statuto del richiedente. Non possono essere ammesse associazioni che perseguono fini speculativi o comunque paracommerciali.

art. 6

Il patrimonio della Federazione è costituito dai contributi dei circoli aderenti, da proventi di attività, e da contributi, finanziamenti promozionali, donazioni e sovvenzioni a essa attribuiti da soggetti privati e pubblici.

 

Organi Sociali

art. 7

Gli organi sociali della Federazione sono:

  • l’Assemblea generale
  • il Consiglio direttivo
  • l’Ufficio di presidenza
  • i Centri regionali
  • il Collegio sindacale
  • il Collegio dei probiviri

art. 8

L’Assemblea generale della Federazione si compone di un delegato per ogni circolo socio effettivo con un voto ciascuno. I membri del Consiglio direttivo, del Collegio sindacale e del Collegio dei probiviri uscenti, nonché i segretari e i responsabili regionali partecipano all’Assemblea generale senza diritto di voto, tranne i casi in cui siano delegati di circoli.

I soci affiliati, di cui al secondo comma del precedente art.5, partecipano all’Assemblea generale con voto consultivo.

art. 9

L’Assemblea generale è sovrana. ogni deliberazione presa conformemente al presente statuto obbliga ogni membro anche se assente, e a essa devono attenersi tutti gli organi sociali.

art. 10

L’Assemblea generale è convocata dal Presidente della Federazione. Essa si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta ogni due anni; può essere convocata in seduta straordinaria per decisione del Consiglio direttivo presa a maggioranza con la presenza di almeno due terzi dei suoi componenti, per decisione dell’Ufficio di presidenza presa all’unanimità, o su richiesta scritte motivata di almeno un quarto dei Circoli soci effettivi.

Le convocazioni per le riunioni dell’Assemblea generale in seduta ordinaria e straordinaria sono fatte mediante lettera raccomandata spedita almeno venti giorni prima della data fissata per la sua convocazione.

art. 11

L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno due terzi dei circoli che la compongono, in seconda convocazione qualunque sia il numero dei circoli presenti o rappresentati per delega. La seconda convocazione può aver luogo anche nello stesso giorno fissato per la prima, purché ne sia stata data comunicazione esplicita nell’avviso di convocazione. Sono ammesse le deleghe scritte nella misura di una per ciascun delegato.

Art. 12

L’Assemblea generale elegge nella sua seduta ordinaria biennale i membri del Consiglio direttivo, del Collegio sindacale, e del Collegio dei probiviri.

L’Assemblea generale ordinaria esamina il bilancio consuntivo del biennio decorso, delibera sulle linee generali di politica culturale e di attività della Federazione.

art. 13

Il Consiglio direttivo è composto di tredici membri eletti dall’Assemblea generale. Il Consiglio direttivo rimane in carica due anni, e i suoi membri sono rieleggibili. Del Consiglio direttivo sono membri di diritto coloro i quali ricoprono incarichi nell’ambito della Federazione internazionale dei Circoli del Cinema o sono responsabili delle relazioni internazionali della Federazione Italiana. Alle riunioni del Consiglio direttivo possono essere invitati i segretari e i responsabili regionali, di cui al successivo art.17, ma con voto consultivo.

art. 14

Il Consiglio direttivo è un organo di direzione politica e culturale della Federazione.

Al Consiglio direttivo compete formulare programmi di attività in attuazione delle decisioni della Assemblea generale, approvare i bilanci consuntivi e di previsione, istituire commissioni di lavoro e nominarne i coordinatori.

Nella sua prima seduta ordinaria il Consiglio direttivo elegge tra i suoi componenti il Presidente della Federazione e quattro Vicepresidenti: essi, così eletti, costituiscono l’Ufficio di presidenza della Federazione, di cui al successivo art. 15.

Il Consiglio direttivo si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta all’anno e ogni qualvolta venga convocato per iniziativa del Presidente o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti.

Il consiglio direttivo è convocato dal Presidente. Le convocazioni per le riunioni del Consiglio direttivo sono fatte mediante lettera raccomandata spedita almeno dieci giorni prima della data fissata per la riunione.

In caso di urgenza o di necessità, la convocazione può essere fatta a mezzo telegramma trasmesso quarantotto ore prima della data fissata per la riunione.

Per la validità delle deliberazioni del Consiglio direttivo è necessaria la presenza di almeno nove dei suoi membri. Le decisioni vengono prese a maggioranza semplice dei presenti. Non sono ammesse deleghe.

Il Consiglio direttivo può delegare in tutto o in parte le sue competenze all’Ufficio di presidenza, determinandone i compiti e i poteri.

art. 15

L’ufficio di presidenza è l’organo di governo collegiale della Federazione, di cui ha la responsabilità organizzativa e amministrativa, elabora e definisce le scelte programmatiche e le linee operative in relazione alle deliberazioni della Assemblea generale, attua e coordina le attività della Federazione.

L’ufficio di presidenza, costituito secondo il disposto del terzo comma dell’art.14, al fine di un suo miglior funzionamento può avvalersi della collaborazione di persone anche se non membri degli organi sociali o dei circoli federati. Dette collaborazioni dovranno essere ratificate dal Consiglio direttivo. I collaboratori dell’Ufficio di presidenza possono essere invitati alle riunioni dell’Ufficio di presidenza e del Consiglio direttivo, ma senza diritto di voto.

L’ufficio di presidenza può avvalersi inoltre della collaborazione di gruppi e comitati di lavoro, costituendoli in base alle esigenze di programma e di collegamento con altre realtà culturali e sociali esterne alla Federazione. Alle riunioni dell’Ufficio di presidenza possono essere invitati i membri di diritto del Consiglio direttivo di cui al secondo comma dell’art. 13.

art. 16

Il Presidente della Federazione al quale spetta la firma sociale, rappresenta legalmente la Federazione verso terzi e in giudizio, per gli affari sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione, con ogni facoltà, compresa quella di rilasciare quietanze liberatorie, assumere obbligazioni, nominare procuratori, promuovere giudizi, transigere e conciliare. Il Presidente della Federazione ha mandato di eseguire tutte le operazioni finanziarie e di ordinaria amministrazione ed in particolare aprire conti correnti presso banche ed istituti di credito e di utilizzare gli eventuali scoperti che le banche e gli istituti di credito dovessero accordare.

Il Presidente della Federazione può delegare parte dei suoi poteri ad uno o più membri del Consiglio direttivo. In caso di accertata necessità determinato da assenza prolungata, da impedimento grave o da dimissioni del Presidente della Federazione, i suoi poteri sono assunti dal Vice-presidente anziano fino alla riunione del Consiglio direttivo che, appositamente da questi convocato entro quarantacinque giorni dalla data in cui si è accertata la situazione di necessità, prenderà le decisioni del caso.

art. 17

I Centri regionali sono organi di coordinamento e promozione dell’attività dei circoli aderenti operanti nelle singole regioni; essi vengono costituiti su richiesta dei circoli delle singole regioni e con la approvazione del Consiglio direttivo; i circoli possono provvedere direttamente alla elezione biennale dei loro rappresentanti in seno ai centri regionali.

I detti rappresentanti eleggono nella loro prima riunione un Segretario e due vicesegretari regionali, i quali tre costituiscono la segreteria regionale. Le elezioni del Segretario regionale vanno tenute prima della Assemblea generale della Federazione.

Qualora i circoli operanti nella regione fossero meno di tre, questi potranno optare per il Centro regionale viciniore, provvedendo a eleggere i loro rappresentanti in seno al prescelto Centro regionale.

Nel caso di una regione in cui esistano meno di tre circoli oppure non esistessero affatto, ovvero i circoli esistenti non abbiano costituito il Centro regionale, il Consiglio direttivo può nominare un responsabile regionale

 art. 18

Il Collegio sindacale è composto di tre membri effettivi e di due supplenti eletti tra i soci effettivi dalla Assemblea generale. Il Collegio sindacale viene convocato dal suo Presidente eletto dai membri del Collegio stesso nel loro ambito.

Il Collegio sindacale rimane in carica due anni ed i suoi membri non possono essere rieletti se non sono trascorsi due anni dalla cessazione del loro mandato precedente.

Il Collegio sindacale ha il controllo dell’amministrazione della Federazione e può verificare in ogni momento gli inventari, i bilanci, i rendiconti, presentando di tale verifica una relazione alla Assemblea generale. In caso di constatata irregolarità della gestione il Collegio sindacale ha i poteri per far convocare d’urgenza il Consiglio direttivo.

In questa eventualità il Consiglio direttivo può riunirsi senza tenere conto dei dieci giorni occorrenti per la sua convocazione applicando il disposto del 4° comma dell’art.14.

art. 19

Il Collegio dei probiviri è costituito da tre membri eletti dalla Assemblea generale. Il Collegio dei probiviri viene convocato dal suo Presidente, eletto dai membri del Collegio stesso nel loro ambito. I Probiviri restano in carica due anni e sono rieleggibili.

In caso di dimissioni o di impossibilità di uno di essi ad assolvere all’incarico, il consiglio direttivo provvede alla sua sostituzione fino alla prossima Assemblea generale.

La Federazione e i soci sono obbligati a rimettere alla decisione del Collegio dei probiviri tutte le controversie comunque riguardanti l’interpretazione o l’applicazione delle disposizioni statutarie o regolamentari, o che dovessero insorgere a seguito di deliberazioni prese dagli organi sociali competenti.

art. 20

I circoli aderenti si impegnano a rispettare le decisioni della Federazione e dei suoi organi sociali, a non intraprendere iniziative che possano essere in contrasto con l’azione e l’indirizzo della Federazione o nuocere alla collettività dei circoli aderenti, e a garantire il loro democratico funzionamento.

I circoli aderenti si impegnano ad adottare le tessere federali annuali che all’inizio di ogni anno sociale devono essere richieste e ritirate dai circoli interessati.

I circoli aderenti si impegnano a sottoporre per l’omologazione all’Ufficio di Presidenza della Federazione le modifiche al proprio statuto interno, a fornire alla Federazione tutti i dati riguardanti il proprio funzionamento e l’attività svolta, e, in caso di accertata necessità, di sottoporre a un membro del Consiglio direttivo federale appositamente delegato dal Consiglio stesso, i propri carteggi e documenti contabili.

Il Consiglio direttivo federale ha la facoltà di inviare un proprio membro per presenziare alle assemblee dei singoli circoli, la cui data e il cui ordine del giorno dovranno essere tempestivamente comunicati all’Ufficio di presidenza della Federazione.

art. 21

Un circolo socio effettivo o affiliato decade dalla condizione dì membro della Federazione per: A) dimissioni, B) espulsione. 

art. 22

Le dimissioni dovranno essere indirizzate mediante lettera raccomandata all’Ufficio di presidenza della Federazione. Un circolo dimissionario è tenuto a pagare l’intera quota dell’anno sociale in corso.

La espulsione di un circolo può essere decisa dal Consiglio direttivo federale, sentito il parere del Collegio dei probiviri, per gravi motivi e in particolare per la mancata osservanza degli impegni e degli obblighi statutari federali e sociali. Un circolo espulso può ricorrere all’Assemblea generale della Federazione. 

art. 23

La pratica attuazione del presente statuto può essere precisata dal Regolamento della Federazione la cui approvazione è demandata al Consiglio direttivo. 

art. 24

In caso di scioglimento della Federazione l’Assemblea generale nominerà uno o più commissari della liquidazione. Il patrimonio della Federazione dovrà essere devoluto ad altri organismi similari ufficialmente riconosciuti secondo le deliberazioni dell’Assemblea.

art. 25

Per decidere la modifica dello Statuto della Federazione o lo scioglimento della Federazione, occorre, in prima convocazione, la presenza di almeno due terzi dei soci effettivi. In seconda convocazione, l’Assemblea sarà valida se presente almeno la metà dei soci effettivi.

Relativamente alla maggioranza necessaria per la validità delle deliberazioni di modifica dello statuto o di scioglimento della Federazione e per tutto ciò che non è previsto nel presente Statuto si fa riferimento a quanto disposto dal Codice Civile per le Associazioni non riconosciute.

Organi sociali, direttori artistici, dipendenti ed Entrate Pubbliche

ENTRATE DI NATURA PUBBLICA
da Enti nazionali
 
Anno 2024
60.000,00 contributo da MiC – Dipartimento per le Attività Culturali, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 27 marzo 2025.

Assegnato (in lavorazione)

Anno 2023
80.000,00 contributo da MiC – Dipartimento per le Attività Culturali, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 1 febbraio 2024.

Assegnato 80.000,00 euro

Anno 2022
88.460,00 contributo da MiC – Dipartimento per le Attività Culturali, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 14 settembre 2022.

Assegnato 88.460,00 euro

Anno 2021
76.787,00 contributo da MiC – Dipartimento per le Attività Culturali, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 2 febbraio 2022.

Assegnato 76.787,00 euro

Anno 2020
contributo da MiBACT – Direzione Generale per il Cinema, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 10 giugno 2020.
78.000,00 euro contributo da MiBACT – Direzione Generale per il Cinema, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 10 giugno 2020.
Assegnato 78.000,00 euro.
 
Anno 2018
77.407,00 euro contributo da MiBACT – Direzione Generale per il Cinema, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 22 maggio 2019.
Assegnato 57.691,44 euro
 
Anno 2017
107.935,00 euro, contributo da MiBACT – Direzione Generale per il Cinema, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma dell’art. 27 della Legge 14 novembre 2016 n. 220 e del D. M. n. 341 del 31 luglio 2017, deliberato il 19 giugno 2018
Assegnato 70.589,49 euro
 
Anno 2016
120.000,00 euro, contributo da MiBACT – Direzione Generale per il Cinema, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma del D. Lgs 22 gennaio 2004 . n. 28, art. 18.
Assegnato 110.150,09 euro
 
Anno 2015
133.000,00, contributo deliberato da MiBACT – Direzione Generale per il Cinema, su istanza in qualità di Associazione Nazionale di Cultura Cinematografica a norma del D. Lgs 22 gennaio 2004 . n. 28, art. 18.
Assegnato 133.000,00 euro
 
 CONSIGLIO DIRETTIVO eletto dall’Assemblea Generale dei Circoli aderenti svoltasi a Spoleto nei giorni 17/19 maggio 2024


Presidente (eletto dal consiglio direttivo nella sua prima riunione il 30 giugno 2024)

Tiziana Spadaro
socio fondatore del circolo del cinema “Cineclub262” di Modica (RG)
 info@ficc.it – tizianaspadaro@hotmail.it
+39 3928662840

Vice Presidenti (nominati dal consiglio direttivo nella sua prima riunione il 30 giugno 2024)

Elisabetta Randaccio
socia fondatrice del circolo  del cinema di Quartu Sant’Elena (Ca)

 
Valeria Patanè
socia fondatrice della “Circola nel Cinema Alice Guy ” di Cagliari
 
Roberto Lazzerini
socio fondatore del “Cineclub Astr/Azioni” di Foligno
 
Antonino De Pace
socio fondatore del circolo cinema “Cesare Zavattini” di Reggio Calabria
 
 

Consiglieri

Marino Bergagna
socio fondatore del Circolo “Charlie Chaplin” di Trieste

Davide Vanotti
socio fondatore del Circolo “Asilo Bianco” di Ameno (Novara)

Luigi Cabras

socio fondatore del Circolo del cinema “ARC Cinema” di Cagliari

Laura Mancuso Prizzitano
socia fondatrice del Circolo “Uscita di Sicurezza” di Nicosia (EN)

Daniela Lucio
socio fondatore del Circolo “Fentanas” 

Nino Genovese
socio fondatore del Circolo “Orione” di Messina 

Salvatore Schembari
socio fondatore del Circolo “Groucho Marx” di Comiso (RG)

Luciano Saltarelli
socio fondatore del Circolo “Mark film” di Marino (RM)

Andrea Cardarelli
socio fondatore del circolo di Porto San Giorgio

COLLEGI 
Collegio Sindacale: Pasqualino Ariu, Gino Interi e America Liuzzo; come membri supplenti Alessandro Fiorina e Nada Savkovic.
Collegio dei Probiviri: Pietro Barbera, Lidia Liotta e Luigi Zara. Membro supplente:  Giuseppe Simplicio.

 
SEGRETARI DEI CENTRI REGIONALI ED INTERREGIONALI
Maria Paola Fanni
Centro Regionale della Sardegna
Francesco Torre
Centro Regionale della Sicilia
 
Segreteria nazionale (amministrativa ed organizzativa)
Amedeo Mecchi  part time dal 01/10/1989 e dipendente full time a tempo indeterminato dal 04/04/1991) info@ficc.it
Fine rapporto di lavoro 30/04/2019 per licenziamento dovuto alle difficoltà economiche-finanziarie della Federazione. Continua il rapporto con la Ficc a titolo volontario e gratuito.

 

Carta dei diritti del pubblico

Premessa

La Federazione Internazionale dei Circoli del Cinema, organizzazione di difesa e sviluppo del cinema di cultura, presente in 75 paesi, è l’associazione più qualificata per l’organizzazione del pubblico dei beni culturali audiovisivi.
 

Cosciente dei profondi cambiamenti in atto nel campo audiovisivo, che minacciano una disumanizzazione completa della comunicazione, La Federazione Internazionale dei Circoli del Cinema, nel corso del 26° Congresso tenuto nel 1987 a Tabor (Cecoslovacchia) ha approvato all’unanimità la “Carta dei Diritti del Pubblico”.

Carta dei diritti del pubblico – Tabor, 18 settembre 1987

1. Il pubblico ha diritto di ricevere tutte le informazioni ed espressioni audiovisive. Il pubblico deve avere i mezzi per esprimersi e far conoscere i propri giudizi ed opinioni. Non vi sarà umanizzazione senza comunicazione.
 
2. Il diritto all’arte, all’arricchimento culturale, alla capacità di comunicazione, fonte di ogni mutazione culturale e sociale, è un diritto imprescrittibile. Esso è garante di una vera comprensione tra i popoli, solo mezzo di evitare le guerre.
 
3. La formazione del pubblico è la condizione fondamentale, anche per gli autori, per la creazione di opere di qualità. Solo la formazione del pubblico permette l’espressione dell’individuo e della collettività sociale.
 
4. I diritti del pubblico corrispondono alle aspirazioni ed alle possibilità di uno sviluppo generale delle facoltà creative. Le nuove tecnologie devono essere utilizzate per tale obiettivo e non per l’alienazione di massa.
 
5. Il pubblico ha diritto di organizzarsi in modo autonomo per la difesa dei propri interessi. Per raggiungere tali obiettivi, le associazioni del pubblico devono poter disporre di strutture e mezzi posti a disposizione degli enti pubblici.
 
6. Le organizzazioni del pubblico hanno diritto di essere associate alla gestione degli organismi di produzione e di distribuzione, sai dello spettacolo che dell’informazione, e di partecipare alla designazione dei responsabili di tali organismi.
 
7. Pubblico, autori ed opere non possono essere utilizzati per fini strumentali, siano essi politici, commerciali o altro. Nel caso di strumentalizzazioni, le organizzazioni del pubblico hanno diritto di esigere risarcimenti.
 
8. Il pubblico ha diritto ad una corretta informazione. Il pubblico rifiuta ogni forma di censura e di manipolazione; esso si organizza per far rispettare in tutti i massmedia la pluralità delle opinioni ai fini della propria realizzazione.
 
9. Di fronte alla mondializzazione della diffusione dell’informazione e dello spettacolo, le organizzazioni del pubblico si uniranno e lotteranno sul piano internazionale.
 
10. Le associazioni del pubblico rivendicano l’organizzazione di serie ricerche sui bisogni e lo sviluppo delle conoscenze del pubblico. Essi si oppongono, invece, a indagini strumentali, come le richieste sugli indici di ascolto e di gradimento.
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