Via Selmi 72 â?? Cinemastation

il 2008 ha visto la nostra associazione impegnata per la prima volta nella produzione di un documentario a carattere sociale.

Via Selmi 72 – Cinemastation

un documentario del Circolo Rueto di Roma

Cari amici,

vogliamo intanto ringraziare tutti i circoli che hanno aderito (e, in anticipo, gli altri che aderiranno)all’iniziativa di distribuzione dal basso del documentario "Via Selmi 72 – Cinemastation", quelli ci hanno invitato a presentare il nostro lavoro, e quelli che hanno girato il comunicato ai loro

soci permettendoci di raggiungere già un discreto numero di adesioni.

La presente è per comunicarvi che, la raccolta del contributo di 20,00 euro per avere le due copie del DVD, sarà effettuata direttamente attraverso il conto bancario della Ficc. Contattate la segreteria nazionale (info@ficc.it)per conoscere le coordinate bancarie. Una volta effettuato il bonifico vi preghiamo di inviarci una mail (per conoscenza anche alla FICC) di conferma con i dati del circolo e

l’indirizzo al quale spedire le copie.

un saluto

Il circolo Rueto di Roma

contatti: rueto@rueto.it

telefoni: 3319250547 – 3471280523

Questo è l’elenco dei circoli FICC che finora hanno aderito alla proposta:

– Associazione Fusolab Onlus – Roma

– Circolo "Nuovo Pubblico", Monserrato

– Circolo Del Cinema "Lino Lapenna", Termoli

– Circolo del Cinema di Adria

– Circolo del Cinema S’Andala di Meana Sardo

– Circolo "NOIDIRICADI" S. Nicolò di Ricadi (VV)

– Associazione Culturale "Cinema ed Arte", Montalbano Jonico (Mt)

– Circolo del Cinema "Immagini" Sant’Antioco (Carbonia Iglesias)

– Circolo Fratelli Lumière di Soleminis (Ca)

La proposta di distribuzione del circolo Rueto

il 2008 ha visto la nostra associazione impegnata per la prima volta nella produzione di un documentario a carattere sociale. Il progetto ha coinvolto diversi ragazzi residenti nella periferia romana e ciò ha suscitato l’interesse dell’Agenzia Nazionale per i Giovani senza il cui contributo non avremmo potuto ultimare il lavoro. La particolarità del documentario è che racconta una vicenda comune a molti dei nostri circoli: un quartiere periferico, la totale assenza di spazi sociali e culturali, la nascita spontanea di una realtà che, attraverso il cinema, unisce e aggrega persone molto diverse tra loro, non solo per estrazione sociale e provenienza, ma anche per orientamento politico e religioso. Questa è in breve la storia di “Via Selmi 72 – Cinemastation”; la storia di una piccola videoteca di quartiere (Ponte Mammolo, a ridosso dal carcere di Rebibbia) che in poco tempo si è trasformata in uno dei pochissimi centri culturale della periferia nord-est di Roma. Ed è anche la storia di come, alcuni ragazzi di borgata hanno cominciato ad accostarsi al cinema, imparato a guardare un film, a parlarne e a realizzare piccoli video, in maniera amatoriale ma con una passione non comune, quella di chi non ha altre vie di fuga dalla monotonia della vita di borgata.

Il documentario è stato scelto tra le cinque opere che hanno raccontato Roma al Festival Internazionale del Film 2008 nella sezione Extra/l’Altro Cinema.
Successivamente selezionato al Festival Fuori Raccordo ha ottenuto una menzione speciale alla “Memoria” ed oggi è inconcorso ai David di Donatello 2009, nella sezione documentari.
In tanti hanno parlato del film, a partire da Rai 3 che ci ha ospitati in una diretta di 20 minuti nel corso del Festival Internazionale del Film di Roma; e ancora Ciak, la Repubblica, l’Unità, Mucchio Selvaggio, Film Tv, Nocturno per citare solo alcune tra le testate nazionali. Anche diverse riviste on line si sono occupate del nostro piccolo film, da Close Up a Schermaglie, da CinemaItaliano a Sentieri Selvaggi, per non parlare delle decine di blog e radio che hanno recensito il documentario in maniera entusiastica. Ad oggi, tante sono le associazioni culturali, i cineclub e le realtà indipendenti che ci stanno contattando per proiettare “Via Selmi 72” e molte le richiesta degli spettatori di una versione home video. Spinti da questo entusiasmo abbiamo deciso di avviare un progetto di distribuzione dal basso. Non avendo possibilità economiche e confidando nell’entusiasmo del pubblico e dei sostenitori del cinema indipendente, stiamo raccogliendo piccoli contributi finalizzati alla stampa del film in DVD.
Ci  rivolgiamo alla FICC e a tutti voi. Siamo tanti e siamo ovunque in Italia. Basterebbe un contributo di € 20 a circolo per poter stampare il DVD in pochissimo tempo e permettere a chiunque di vederlo. Insomma, non è forse questo il cinema che amiamo promuovere? Bene, per la prima volta siamo noi ad averlo prodotto e potremmo essere noi a farlo circolare, fuori da ogni logica commerciale. Il contributo oltre a garantire 2 copie per circolo, darebbe ai tutti gli affiliati FICC la possibilità di proiettare il film senza limiti di alcun tipo (vi chiederemo solo di farci sapere quando e dove, come viene accolto, se piace. Tutto ciò con lo scopo di capire se il progetto di distribuzione dal basso ha motivo di andare avanti).
L’idea, lanciata in collaborazione con altri circoli del Lazio (al momento Detour e Alphaville), è che il progetto possa estendersi ad altri titoli, altri piccoli film che, come il nostro, non possono (e non vogliono!) avere una circuitazione ufficiale.
Nel  ringraziarvi anticipatamente, indichiamo i contatti cui potete rivolgervi per sottoscrivere l’iniziativa:

email: rueto@rueto.it

telefono:
a presto
Ass. Cult. RUETO.
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