Sette cult d’autore 50 anni fa a Venezia

Cineclub Alphaville propone dal 10 al 14 ottobre sette film presenti nella 24^ Mostra del Cinema di Venezia svoltasi nel 1962. Inoltre, ogni lunedì di ottobre, Histoire(s) du Cinéma documentario di Jean-Luc Godard.

 

 

 

ALPHAVILLE CINECLUB

Roma, Via del Pigneto, 283

Godard, il lunedì……
La storia del cinema secondo Jean-Luc

8-15-22-29 ottobre 2012




E poi…..

1962: FORMIDABILE QUELL’ANNO!
Sette cult d’autore tutti a Venezia 50 anni fa



10/14 ottobre 2012

 

Durante il mese di ottobre, per esattezza tutti i lunedì (8, 15, 22 e 29 ottobre 2012), Alphaville Cineclub propone, nella sede di via del Pigneto 283 alle ore 21.00, la visione di Histoire(s) du Cinéma, documentario cult e personalissimo firmato Jean-Luc Godard diviso in otto capitoli riguardante la storia del nostro amato cinema e realizzato, tra la fine degli anni ’80 e la fine degli anni ’90. Le proiezioni saranno tutte in versione originale con sottotitoli.

“Histoire(s) du Cinéma: ne parla lo stesso Godard nella conferenza del 1998 presso la vecchia sede del cinéma Lumière, in via di Pietralata, all’epoca della loro prima proiezione italiana completa. Un viaggio tra rovine e frammenti di film che hanno costellato la storia del cinema. Frammenti, pezzi di film, certo, ma anche di quadri, fotografie, e l’immagine nera come motore delle stesse “Histoire(s)”, sostiene l’artista e fotografo Eric Rondepierre. Una parata di fantasmi che fanno ritorno, forse (Jacques Aumont).” Fonte: Rinaldo Censi

Le proiezioni avranno inizio lunedì 8 ottobre. Qual è l’essenza di ogni singolo capitolo del documentario? Lasciamo che sia lo stesso Godard a spiegarcelo! Si parte con la visione di Toutes les histoires: –“Il cinema fin dall’inizio ha voluto raccontare tutte le storie, quelle che aveva raccontato la pittura, che aveva evocato la musica, quelle che avevano ugualmente evocato i romanzi e la poesia. (…) Volevo rendere l’idea che il cinema aveva voluto riprendere tutto a modo suo, comprese le storie che raccontano gli storici e anche quelle degli storici del cinema”.A seguire, il secondo capitolo: Une histoire seule. “Il secondo titolo rispecchia la mia sensazione che le storie fossero in realtà una sola storia e che raccontare una storia fosse un atto di solitudine. Forse la lettura di Hegel e l’amicizia verso la filosofia tedesca avevano influenzato la mia visione.”

Si continua lunedì 15 ottobre con la proiezione di Seul le cinéma. “Il terzo titolo riguarda l’idea che soltanto il cinema ha potuto fare certe cose che nessun’altra arte aveva fatto. Buster Keaton, ad esempio, non ha avuto antenati letterari. Ho cercato di trovare i momenti in cui poter dire ‘soltanto il cinema ha fatto questo’.

La serata continuerà con la visione di Fatale beauté. “In tutto questo c’è anche della fatalità, da qui il titolo del quarto episodio, che è ‘Fatale beauté’. Nella fisica stessa dell’atto cinematografico c’è qualcosa di fisico e di metafisico.”

La serata di lunedì 22 prevede la proiezione del quinto episodio di Histoire(s) du Cinéma: La monnaie de l’absolu. “Volevo parlare di quei temi che hanno a che fare con l’aspetto ‘fatale’, ovvero l’assoluto. Il titolo proviene da ‘Malraux’, da uno dei suoi libri sull’arte, ‘La monnaie de l’absolu’.Si continua con la visione di Une vague nouvelle: “Avendo fatto parte di un movimento artistico chiamato nouvelle vague che oggi preferirei definire vague nouvelle, volevo giocare col termine ‘vague’, che può al tempo stesso significare poca chiarezza, ma anche onda, come l’onda del mare.”

Il nostro viaggio si concluderà lunedì 29 ottobre. Per questa serata è prevista, dapprima, la visione di Le contrôle de l’univers: “Il settimo episodio è come una sorta di conclusione, è la sensazione che ci sia qualcosa nel cinema, nel suono e nell’immagine, che appartiene alla tirannia e che vuole controllare l’universo.”

A fine serata verrà proiettato l’ultimo episodio del nostro viaggio nella storia del cinema vista da Jean-Luc Godard: Les signes parmi nous. “Nell’ultimo capitolo, ‘Les signes parmi nous’, parlo di certi segni presenti in ogni cosa che possono essere visti oppure uditi. Sono tracce e sinonimi che permettono di raccontare una storia. Per il titolo ho preso spunto da un romanzo di Charles Ferdinand Ramuz.”

Un viaggio che ripercorre la storia della nostra amata settima arte, visto da uno dei più grandi cineasti del cinema d’Oltralpe. Quattro appuntamenti imperdibili a cui non potete mancare, vi aspettiamo!!!





1962: FORMIDABILE QUELL’ANNO!
Sette cult d’autore tutti a Venezia 50 anni fa

10 /14 ottobre 2012





A 50 anni dal mitico Festival di Venezia 1962 – 24° edizione, Alphaville Cineclub propone, dal 9 al 14 ottobre 2012 nella sede di via del Pigneto 283 alle ore 21.00, la rassegna 1962: Formidabile quell’anno! , selezione di pellicole divenute davvero cult, tutte presenti a quell’indimenticabile edizione del Festival veneziano.

Raccogliendo l’invito della giornalista Irene Bignardi dalle righe di un noto magazine, è senz’altro interessante ripercorrere i ricordi di quel 1962 ricco di proposte diverse, ma ugualmente indimenticabili presenti alla Mostra diretta da Domenico Meccoli, che vide la vittoria ex aequo di Cronaca familiare e di L’infanzia di Ivan, ma che vantava, in concorso, tra gli autori consolidati e le novità, Lolita ed Il coltello nell’acqua, Mamma Roma e Jules e Jim, La Jetée e L’angelo sterminatore, Vivre sa vie e La comare secca ed, inoltre, Welles, Antonioni, Risi. “Passando, poi, per ogni genere, molti Maciste, molti film di puro intrattenimento, per un totale di oltre 500 pellicole distribuite, quell’annata è il fermo immagine di un momento felice della storia del cinema che, intanto, preludeva a una crisi perennemente annunciata ed audacemente superata, negli anni successivi, da una squadra di giovanissimi disturbatori dello status quo.” Fonte: Irene Bignardi – Il Venerdì di Repubblica

La rassegna parte mercoledì 10 ottobre con la proiezione di uno dei due vincitori del Leone d’Oro di quell’anno: Cronaca familiare. Il lungometraggio, diretto da Valerio Zurlini e tratto dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini, narra la storia di due fratelli, interpretati da Marcello Mastroianni e Jacques Perrin, che vengono separati alla morte della mamma, poi riuniti a causa di difficili circostanze familiari. Serata dedicata al cinema francese quella di giovedì 11 ottobre. Per questa sera, infatti, è prevista la proiezione di Jules e Jim, questa volta proposto in lingua originale con sottotitoli. Il lungometraggio, diretto da François Truffaut, è tratto dall’omonimo romanzo di Henri-Pierre Roché e lo stesso autore avrebbe dovuto scrivere i dialoghi della sceneggiatura, ma purtroppo morì prematuramente nell’aprile del 1959. In quest’opera cult si narra la storia di un triangolo amoroso e, per i temi trattati, all’epoca sollevò un grosso scandalo, tanto da essere vietato, inizialmente, ai minori di 18 anni.

La serata di venerdì 12 prevede ben due proiezioni. Si inizia, alle ore 21.00, con la visione di La comare secca, del nostro connazionale Bernardo Bertolucci, al suo esordio nella regia. La storia, tratta da un soggetto di Pier Paolo Pasolini, ha inizio con il ritrovamento, nelle acque del Tevere, del cadavere di una prostituta. A seguire è prevista la proiezione di La jetée, anomalo e davvero unico mediometraggio diretto dal recentemente scomparso Chris Marker, il più sperimentale tra gli autori della Nouvelle Vague. L’opera, altamente innovativa, racconta una storia di fantascienza ambientata in una futura era postatomica. La pellicola, che ha ispirato il film L’esercito delle dodici scimmie di Terry Gilliam, presenta un’insolita tecnica narrativa: non essendo un vero e proprio film di immagini in movimento, è costruito con attraverso il montaggio in sequenza di frozen frame con una voce narrante fuori campo a raccontare l’intera storia.

Ancora due proiezioni sono previste per la serata di sabato 13. Si inizia con il francese Vivre sa vie, scritto e diretto da Jean Luc Godard e vincitore del Leone d’Argento di quell’anno. Il lungometraggio, che narra la storia di Nana, un’aspirante attrice che lavora come commessa in un negozio di dischi e che, trovandosi a corto di soldi, è costretta a procurarsi il denaro di cui ha bisogno prostituendosi, prende spunto da un’inchiesta giornalistica, Où en est avec la prostitution, di Marcel Sacotte. La serata prosegue con la proiezione di L’angelo sterminatore di Luis Bunuel, tratto dall’opera teatrale Los naufragos di José Bergamin. Lo spettatore verrà rapito dagli insoliti e, come sempre in Bunuel, surreali avvenimenti che accadranno nel corso della vicenda narrata, in cui una famiglia dell’alta borghesia, dopo una serata a teatro, avendo invitato alcuni ospiti a cena, si ritrova completamente senza servitù, a parte il maggiordomo.

La nostra rassegna si conclude domenica 14 ottobre con la proiezione del secondo film vincitore del Leone d’Oro: si tratta di L’infanzia di Ivan, magistralmente diretto da Andreij Tarkovskij. L’opera del celebre cineasta russo è ambientata durante la seconda Guerra Mondiale e narra le vicende del dodicenne Ivan, il quale, rimasto orfano, è costretto a crescere più in fretta del dovuto, essendosi arruolato dapprima con i partigiani e, in seguito, all’esercito regolare sovietico, al fine di combattere gli invasori tedeschi. Il lungometraggio, tratto dal racconto Ivan di Vladimir Bogomolov, ha registrato, in URSS, 16,7 milioni di spettatori, il pubblico più vasto ad un film di Tarkovskij.

Un anno, il 1962, che ha visto nascere alcuni tra i più grandi classici della storia del cinema. Potranno dire ugualmente tra 50 anni ?!?

 

In allegato i programmi delle rassegne



A cura di Patrizia Salvatori

con il contributo di Marina Pavido


Info: cineclubalphaville.it

alphaville2001@libero.it



 

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