OIL UN FILM DI MASSIMILIANO MAZZOTTA
LA FORZA DEVASTANTE DEL PETROLIO
LA DIGNITA’ DEL POPOLO SARDO
Il documentario, frutto di un lungo lavoro sul campo, racconta
l’odissea della popolazione di Sarroch (Cagliari) in rapporto con l’
impianto petrolchimico.
VENERDI 13 MARZO 2009 ORE 21:00
Presso il Cineclub ALPHAVILLE Via del Pigneto 283 ROMA
CELL 3393618216 – alphaville2001@libero.it – www.cineclubalphaville.com
Verrà proiettato
OIL UN FILM DI MASSIMILIANO MAZZOTTA
LA FORZA DEVASTANTE DEL PETROLIO
LA DIGNITA’ DEL POPOLO SARDO
Il documentario, frutto di un lungo lavoro sul campo, racconta
l’odissea della popolazione di Sarroch (Cagliari) in rapporto con l’
impianto petrolchimico e gli effetti di quest’ultimo sull’ambiente e
la salute dei cittadini.
Saranno presenti Patrizia Salvatori (Presidente del Cineclub
ALPHAVILLE) ed il regista Massimiliano Mazzotta.
Regia: di Massimiliano Mazzotta
Aiuto Regia: Monica Assari
Fotografia: Francesco e Massimiliano Mazzotta
Montaggio: Massimiliano Mazzotta
Operatori: Francesco e Massimiliano Mazzotta, Massimiliano Sulis
Music: fotokrafie, JeD, Johnny Melfi e Riccardo Albuzzi
Sound effects: fotokrafie.com
Interpreti: abitanti Sarroch, rappresentanti Istituzioni varie,
dirigenti gruppo SARAS
Sarroch (CA) (Agosto/Novembre 2007 Marzo/Luglio 2008)
Produzione: Massimiliano Mazzotta
Length: DV_74min
SINOSSI
In viaggio, in vacanza, a molte persone capita di attraversare,
velocemente e tappandosi il naso, paesi
come Sarroch.
Alcuni possono essere attraversati dall´idea di fermarsi a vivere un
breve periodo. Conoscere donne,
uomini, ragazzi, bambini, pensionati.
Entrare nei luoghi di lavoro e ospitati nelle case.
Ascoltare gli abitanti di questo paese, le esperienze di vita e di
lavoro.
Com´è vivere e lavorare qui?
Avendo come vicino di casa un´industria a forte impatto ambientale,
che non necessita di un elevato
numero di lavoratori (escludendo interventi di manutenzione
concentrati in alcuni periodi dell´anno).
Respirando per 365 giorni all´anno quello che esce attraverso la
fiamma perenne delle fiaccole e dalle
numerose ciminiere – anidride carbonica, ossido di azoto, biossido di
zolfo, acido solfidrico – la cui
emissione è da pochi anni monitorata da centraline aventi gestori
diversi: industria, Comune ed ARPA
al momento non attiva in seguito al passaggio di consegna dalla
Provincia di Cagliari.
Dal 2000 le scorie di raffineria sono considerate fonti "assimilate"
alle rinnovabili (92/CIP 6).
I dipendenti del gruppo SARAS e di POLIMERI EUROPA ricevono
un´adeguata formazione in materia
di tutela e sicurezza sul lavoro ed esiste un efficiente piano di
emergenza interno. I dipendenti esterni
di nuova assunzione ricevono una formazione della durata di due ore e,
direttamente sul luogo di
lavoro in base alla mansione da svolgere. Per gli abitanti di Sarroch
non esiste un piano di sicurezza
con corsi e prove di evacuazione.
Negli ultimi anni esiste un´inversione di tendenza con un ritorno
all´agricoltura (coltivazioni in serra) e
la volontà di rilanciare l´industria turistica, attività che negli
anni hanno subito una riduzione del loro
spazio di attività anche per l´assenza totale di garanzie sulla
qualità dei prodotti.
Gli abitanti di Sarroch non chiedono la chiusura della Raffineria ma
la difesa della salute di chi lavora
dentro e di chi vive fuori.
NOTE:
Il polo sarrochese è oggi una delle realtà industriali più rilevanti
in Europa.
Le sue origini sono dovute all´insediamento nella zona, della
raffineria Saras nei primi anni Sessanta
grazie all´acuta intuizione dell´imprenditore Angelo Moratti, che fin
dalla sua costruzione ha generato
fattori di crescita e di sviluppo per tutto il territorio.
Il "boom industriale" ha portato notevoli vantaggi a Sarroch e a tutta
la zona in generale, quali
l´aumento del benessere e la crescita demografica. Mentre prima la
popolazione era dedita
prevalentemente ad un’agricoltura di base, dopo la costruzione della
raffineria il rapporto fra impegnati
nell’agricoltura e occupati nell’industria ha subìto nel tempo una
decisa inversione.
L´agglomerato industriale di Sarroch si estende su una superficie di
734,56 ettari, occupati per il 90%
dalla raffineria di petrolio della SARAS e dalle attività
petrolchimiche e di servizio ad essa collegate.
Lo stabilimento petrolchimico nasce agli inizi degli anni Settanta
come Saras Chimica con
partecipazione Saras, Eni e Montedison, in seguito diventa
dell´Enichem (società gruppo Eni) e
cambia nome in Nurachem, cambia nome varie volte negli anni e dal 2002
è entrato a far parte di
un´altra società Eni, la POLIMERI EUROPA, uno dei colossi della chimica. Nel 2000 entra in funzione l´impianto IGCC (Integrated Gasification
Combined Cycle) gestito dalla
SARLUX controllata SARAS, che smaltisce scorie della stessa raffineria
Saras, utilizzandole per la
produzione di energia elettrica che poi vende al GSE (Gestore
dell´energia elettrica)
Impianto che riceve finanziamenti statali (92/CIP 6).
Le scorie di raffineria sono considerate fonti "assimilate" alle
rinnovabili.
Air Liquide è una società che fornisce ossigeno liquido utilizzato
negli impianti di gassificazione della
SARLUX.
Attorno a queste quattro industrie sono sorte negli anni numerose
piccole imprese, che orbitano
attorno alle principali e si occupano di costruzione e manutenzione
degli impianti o di servizi
accessori.
Comune di Sarroch superficie 67,9 chilometri quadrati.
Numero abitanti 5.240
La foto del pastore con la maschera è stata scattata da Andrea Manunta
morto a 48 anni di adenocarcinoma stenosante del cardias. Andrea ha
lavorato nelle industrie dall’età di 17 anni prima nelle ditte esterne
e poi alla Polimeri Europa
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