NodoDocFest-Festival Int.le del Film Documentario

Si terrà a Trieste dal 5 al 10 maggio nella consueta cornice del Cinema Ariston la quarta edizione del Festival Internazionale del Film Documentario NodoDocFest, appuntamento con le migliori produzioni di cinema documentario del panorama italiano e internazionale.

ANSANO GIANNARELLI, IL CINEMA DI JEAN ROUCH E SAMBA FÉLIX NDIAYE, IL PREZIOSO FONDO U.S.I.S. (UNITED STATES INFORMATION SERVICE), LE “VISIONI D’ORIENTE”, L’ARCHITETTURA RACCONTATA ATTRAVERSO IL DOCUMENTARIO, LE ORIGINI DEL ROCKUMENTARY. E UN’EDIZIONE DEDICATA A CAROLE ROUSSOPOULOS, GRANDE REGISTA FRANCESE DA POCO SCOMPARSA. TUTTO QUESTO E’ LA 4° EDIZIONE DEL NODODOCFEST, FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DOCUMENTARIO, A TRIESTE. AL CINEMA ARISTON, DAL 5 AL 10 MAGGIO 2010. MA NON SOLO QUESTO.

Le migliori produzioni di cinema documentario del panorama italiano e internazionale tornano con il Festival Internazionale del Film Documentario NodoDocFest, a Trieste dal 5 al 10 maggio nella consueta cornice del Cinema Ariston.

Conferme e novità per il programma del Festival che dedica la sua 4° edizione a Carole Roussopoulos (1945-2009) grande cineasta francese a cui il Festival ha dedicato un’ampia retrospettiva nel 2009.

Tra le conferme il Festival apre come di consueto due finestre sull’opera di grandi cinesti con due retrospettive, una italiana ed una internazionale. L’omaggio italiano va ad Ansano Giannarelli, con il suo cinema documentario che riporta al centro l’uomo e la sua storia, ricordando quel passato prossimo in cui il cinema è stato un importante strumento pedagogico e umanistico, oltre che un lavoro e un’arte

Un incontro con l’autore, aperto al pubblico, presso l’ Aula G, della Facoltà di Lettere e Filosofia, Discipline dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Trieste in Androna Campo Marzio coronerà, venerdi 7 maggio, l’omaggio del NodoDocFest ad Ansano Giannarelli, incontro a cui parteciperanno il prof. Gianluca Guerra e Federico Rossin, curatore della retrospettiva.

L’omaggio internazionale va quest’anno a Jean Rouch (1917-2004), tra i più vivaci interpreti del documentario etnografico in un continuo dialogo tra Europa e continente africano. Il NodoDocFest si interessa soprattutto al Rouch “africano”, focalizzandosi sulla scoperta appassionante, al contempo meravigliata e razionale, di una realtà differente e capace di sconvolgere le nostre fondamenta più consolidate.

Ancora l’Africa al NodoDocFest che presenta il cinema di un grande regista senegalese scomparso anch’egli di recente Samba Félix Ndiaye (1945-2009), capace di conciliare cura formale ed impegno etico, con uno sguardo non puramente identitario, ma nutrito dalla curiosità nei confronti del mondo intero.

Grande finestra sul passato è quella che apre il NodoDocFest quest’anno: uno sguardo sulla storia di Trieste attraverso la preziosa proiezione di alcune delle pellicole del Fondo U.s.i.s. (United States Information Service) di Trieste: documentari realizzati per lo più tra il 1948 e il 1953, con scopi di propaganda, didattici o informativi. Il materiale selezionato, è parte della storia della Città di Trieste e rappresenta nella sua unicità un repertorio raro e fondamentale della Storia del Cinema. 

Altra novità 2010 è Visioni d’Oriente, sezione che vuole avvicinare il pubblico alle grandi questioni sociali indotte dalla globalizzazione economica che riguardano da vicino l’Occidente e che si ripercuotono su milioni di persone dell’Asia meridionale costrette a vivere con pochi euro al mese, senza alcuna prospettiva di avanzamento sociale o economico.

ArchINdoc rimane l’appuntamento del Festival dedicato alla relazione tra il documentario e l’architettura. A cura di Faltwerksalon 20×30 Salone Gemma,  la sezione proporrà una lettura sulla condizione urbana attuale e sulle relazioni umane che s’intrecciano nello spazio abitato della città contemporanea ospitando inoltre al Salone Gemma un evento l’8 Maggio

Panorama, nuove tendenze del documentario, come sempre sezione a concorso, si soffermerà quest’anno sulle più recenti produzioni di cinema documentario italiane. In particolare la sezione vuole portare alla luce le opere più rappresentative e coraggiose, che hanno avuto la capacità di affrontare in maniera non convenzionale il racconto della realtà.

Due gli eventi speciali: l’anteprima italiana di Afriques: comment ça va avec la douleur? di Raymond Depardon nella serata di apertura del Festival e Burma Vj- Reporting from a closed country evento speciale fuori concorso della sezione Panorama.

E come vuole la tradizione sarà la sezione Rock&Doc a chiudere le giornate di proiezione del Festival e saranno delle seconde serate speciali: quattro classici del Cinema Rock in pellicola. Da non perdere.

Il programma con le proiezioni e gli incontri al Knulp, le informazioni su come accreditarsi ed “aggiungere tasselli” le trovate su www.nododocfest.org

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