Domenica 19 febbraio, alle ore 20,30 in via Caffaro n. 10, il Circolo del Cinema Zero in Condotta, che aderisce alla settimana della laicità, ha deciso di proiettare “lo Scafandro e la Farfalla” di Julian Schnabel.
Sua terza opera da regista e vincitore del 60° Festival di Cannes. A sette anni di distanza dall’acclamato Prima che sia notte, anche questo film, co-produzione franco-statunitense capitanata da Kathleen Kennedy (socia abituale di Steven Spielberg), racconta una storia vera, ma se per il poeta Reinaldo Arenas si trattava quasi di una biopic, in questo nuovo film la sceneggiatura del premio Oscar Ronal Harwood (Il pianista) prende avvio direttamente dalla malattia Jean-Dominique Bauby, caporedattore del magazine Elle, in seguito ad un ictus che lo costringe prima ad un coma di venti giorni e poi alla rara sindrome "locked-in" ovvero una condizione in cui il paziente pur essendo sveglio e perfettamente cosciente si trova completamente paralizzato e quindi imprigionato nel proprio corpo, se non per un movimento dell’occhio sinistro.
Questo è quanto avviene a Jean-Do, impossibilitato a muoversi e a comunicare ad eccezione per l’occhio sinistro, ed è così che lo conosciamo all’inizio del film, anzi ne viviamo il disagio in prima persona poiché l’inquadratura riproduce esattamente la vista dimezzata e annebbiata del protagonista.
Due i protagonisi assoluti del film, ancor prima del regista e dello sceneggiatore. Il primo è l’attore protagonista Mathieu Amalric, tanto vitale nei flahback e nelle sequenze immaginifiche quanto immobile e inespressivo (se non, ovviamente, per l’occhio sinistro) per il resto del film, la sua è una performance non troppo dissimile da quella di Javier Bardem di "Mare Dentro" (film che inevitabilmente forza un paragone con l’opera di Schnabel) e altrettanto potente. Il secondo è invece il direttore della fotografia Janusz Kaminski, anch’egli collaboratore abituale di Spielberg nonché premio Oscar per "Salvate il soldato Ryan", che riesce a fare dei veri e propri miracoli nel riuscire ad esprimere con originalità ed efficacia la prigione opprimente in cui si trova il protagonista e con la solita maestria ed eleganza le sequenze più "naturali".
Domenica 19 febbraio 2012
0re 20,00: aperitivo
ore 20,30: proiezione
Ingresso con tessera annuale: 2 euro
Contributo per la serata: 3 euro

