Detour è il primo dei cineclub romani della nuova generazione, ed oggi, con una programmazione quasi quotidiana, tra quelli più attivi della capitale
E’ forse il solo cinema del centro storico, che organizza con cadenza settimanale iniziative accessibili a persone diversamente abili, proiezioni commentate per non vedenti e laboratori audiovisivi integrati (l’ultimo, con ragazzi affetti da sindrome di Asperger). Insomma, il cinema da noi è davvero inteso come strumento di aggregazione e di integrazione sociale. Senza contare il fatto che la nostra sala, nella tradizione dei cineclub storici della capitale (Politecnico, Filmstudio,..), ha dato spazio a centinaia di giovani autori indipendenti e ad opere che nei circuiti tradizionali non avrebbero visibilità. Lunghissima la lista degli autori che sono passati al Detour, dai più noti, Antonioni e Monicelli, che tra l’altro ci ha inseriti nel suo ultimo lavoro “Vicino al Colosseo c’è Monti”, ai più giovani, quelli che stanno venendo fuori adesso (Federico Rizzo, Paolo Pisanelli, Pietro Reggiani, per citare quelli per i quali facciamo il tifo). Basta dare un’occhiata al nostro sito www.cinedetour.it , o digitare su Google il nome del nostro cineclub, per rendersi conto di quante iniziative abbiamo realizzato dal 1997 ad oggi.
Perché Vi raccontiamo questo? Perché dopo 12 anni, Detour rischia la chiusura.
Il cineclub è più vivo che mai, il calendario delle proiezioni è pieno fino a fine stagione e tante, tantissime sono le realtà culturali e sociali che fanno riferimento alla nostra sala per svolgere le proprie attività, ma rischiamo la chiusura perché Il contratto di affitto è scaduto e dobbiamo lasciare i locali di Via Urbana 47/a per far posto ad un ristorante(!).
A chi ci ha suggerito di occupare locali o ex cinema in disuso, o di “farci degli amici in alto” abbiamo risposto che non è nel nostro modo di vedere le cose. In tutti questi anni abbiamo regolarmente pagato l’affitto e abbiamo tenuto i partiti fuori dalla porta convinti che questi non debbano interferire con le nostre scelte o strumentalizzare le nostre iniziative. Abbiamo sempre fatto le cose da soli. Con il volontariato e con il sostegno dei soci. Ma questa volta è diverso. Ristrutturare un nuovo locale ha dei costi che da soli non possiamo sostenere. Abbiamo bisogno di un aiuto. Non dai partiti, ma dalle istituzioni. Abbiamo bisogno di far sapere al Municipio I e al Comune di Roma, alla Provincia e alla Regione Lazio che Detour è una realtà necessaria. Perché i cinema, quelli tradizionali non bastano; perché tante persone disabili hanno scelto Detour come loro cinema, un cinema realmente accessibile che non ha posti riservati (marchiati!) e in cui non si viene stigmatizzati per la propria diversità; perché il cinema non è solo vedere un film, ma anche fermarsi e parlarne; perché i cineclub come il nostro sono un punto di partenza per potenziali talenti; perché tante, troppe sono le sale che stanno scomparendo per lasciare il posto a centri commerciali e bingo.
A breve incontreremo il delegato del sindaco al centro storico. Abbiamo bisogno di fargli capire il valore culturale e sociale del nostro cineclub. Per questo vi chiediamo di aiutarci, inoltrando questo comunicato alle vostre mailing list e inviando mail di sostegno all’indirizzo aiutiamodetour@gmail.com. Vorremmo fossero tante, così tante da non poter lasciare indifferenti le istituzioni.
Grazie di cuore.
il direttivo del cineclub Detour

