CIRCOLO ZERO IN CONDOTTA – IL FILM DI VENERDI’ 17 MAGGIO

In guerra (En guerre)
di Stéphane Brizé

Questa sera proietteremo “In guerra” di Stéphane Brizé, già autore del notevole “La legge del mercato” del 2015. Di cosa parla questo film? Di una lotta operaia in una provincia francese. Un film coraggioso, dove la posizione dei dirigenti non viene criminalizzata, ma che, lucidamente e senza retorica, analizza i rapporti di forza, mostrando la debolezza della controparte operaia. 

Molte delle persone presenti in questo film, sono veri operai che non hanno voluto neanche cambiarsi il nome. Alcuni, quelli a cui piacciono i film cerebrali dove ci si muove attorno all’ombelico del “Maestro”, hanno accusato il film di essere antiquato e troppo politico. Questa è la risposta di Brizé: “Politico nel senso etimologico del termine, ovvero che osserva la vita della città. Ma io non sono il portavoce di alcun partito o sindacato, mi limito semplicemente ad analizzare un sistema oggettivamente coerente dal punto di vista degli azionisti, ma altrettanto oggettivamente incoerente dal punto di vista umano. E il film contrappone questi due punti di vista. La dimensione umana contro gli interessi economici. Come possono combaciare queste due differenti interpretazioni del mondo? Possono anche solo coesistere ai giorni nostri? Mi sono interessato a questi temi perché non sono convinto che la maggior parte delle persone colga fino in fondo cosa si nasconde dietro la chiusura delle fabbriche di cui sente parlare tutti i giorni in tv e sui giornali. Non mi riferisco alle imprese che chiudono perché sono in perdita, ma alle aziende che chiudono impianti di produzione nonostante siano in attivo.(…) Una delle sfide più importanti del progetto era mostrare i meccanismi di un sistema senza deridere le tesi dei vari protagonisti.

Questo film è pieno di volti e di corpi, che occupano lo schermo.  Brizè ci vuole ricordare che gli operai esistono, anche se noi spesso ce ne dimentichiamo.  

Francesco Castracane
(Presidente Circolo Zero in condotta)

Venerdì 17 Maggio 2019 

Circolo del Cinema “Zero In Condotta” – via Caffaro, 10 – Roma

Apertura ore 20,30 

Aperitivo con chiacchiera ore 20,30

Proiezione ore 21,00

Ingresso con tessera annuale FICC 4 euro – Contributo per la serata 4 euro 

LA PROGRAMMAZIONE PRECEDENTE

Venerdì 22 Marzo 2019

Tonya (I, Tonya)
di Craig Gillespie – USA 2017 – 121 minuti

tonya

Circolo del Cinema “Zero In Condotta” 

via Caffaro, 10 – Roma (Garbatella)

Ingresso ore 20,30

Aperitivo con chiacchiere ore 20,30

Inizio proiezione ore  21,00

Ingresso con Tessera annuale FICC: 4 euro 

Contributo richiesto ai soci per la serata: 4 euro 

COMUNICATO DEL CIRCOLO DEL CINEMA ZERO IN CONDOTTA

Il lavoro è incentrato sulla controversa vita della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding, interpretata da Margot Robbie, protagonista nel 1994 di uno dei più grossi scandali sportivi degli Stati Uniti d’America. La storia è narrata tramite segmenti di interviste ai protagonisti e ricostruzioni dei fatti.

Di solito i film sullo sport raccontano parabole edificanti, storie positive ed emozionanti su grandi successi, grandi rivalità, medaglie, grandi atleti che compiono imprese che vanno oltre le loro discipline. Tonya di Craig Gillespie non è quel genere di film, anche se la storia di Tonya Harding, campionessa statunitense di pattinaggio su ghiaccio, la prima atleta a compiere un triplo axel durante una competizione nazionale, va sicuramente oltre la disciplina che praticava.

Gillespie non ci racconta un’esaltante vicenda sportiva, ma una storia molto americana, fatta di classismo, consumismo, ipocrisia, illusioni, ossessioni e soprattutto abusi e violenze, pane quotidiano di una ragazza di Portland, Oregon, che per un po’ è stata la seconda persona più famosa al mondo dopo Bill Clinton. In alcuni momenti il film sembra scritto dai fratelli Coen, maestri nel rendere credibili delle storie assurde. Invece quello che succede in Tonya è la verità, almeno quella raccontata dai suoi protagonisti. È come un mockumentary al contrario. Cioè un finto documentario in cui degli attori drammatizzano cose realmente accadute. Molte scene si possono vedere su YouTube, nella loro “versione originale”. E funziona, grazie a una scrittura attenta, un gran ritmo e un cast perfetto. Anche se l’Oscar l’ha vinto (con pieno merito) Allison Janney che interpreta LaVona, la madre di Tonya, è forse un po’ un ingiustizia che non sia stata premiata anche Margot Robbie.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, dove ha ottenuto il secondo posto nel premio del pubblico. Poco dopo, Neon ha acquisito diritti per la distribuzione statunitense del film, battendo le offerte di Netflix e Lionsgate. È stato distribuito nelle sale statunitensi l’8 dicembre 2017 e in quelle italiane dal 29 marzo 2018.
Francesco Castracane
Presidente Circolo Zero in condotta.

 

Torna in alto