ASPROMONTE

Ad Alphaville Cineclub tutti i lunedì di febbraio 2013 alle 19.00 ed alle 21.00 ASPROMONTE opera prima del regista italo-tunisino Hedy Krissane, tratta da un soggetto del Prof. Tonino Perna, prodotta da Publiglobe Picture e distribuita da Cineclub Internazionale.

 

ALPHAVILLE CINECLUB

Roma, Via del Pigneto, 283

 

 

E POI

ANGELI PERDUTI
Cinema e sentimento secondo Wong Kar Wai
Selezione monografica

6/10 febbraio 2013

ASPROMONTE

La pellicola – la prima a essere interamente prodotta e distribuita da imprese calabresis’inserisce nella scia positiva delle commedie ambientate nel Meridione e premiate dal grande pubblico. Girato in Aspromonte, noto per essere stato teatro di tristi fatti di cronaca e nell’immaginario collettivo ricondotto a rapimenti e latitanti, il film gioca sull’equivoco e i pregiudizi nei confronti del Sud e dei suoi abitanti, svelando una Calabria diversa e inedita, traboccante di verde e di storia.

“Aspromonte”, dietro un tono scanzonato e leggero, nasconde profondi messaggi socio-culturali e svela una regione fatta di paesaggi intensi, luoghi da svelare e panorami mozzafiato, che scorrono sulle musiche del cantautore Peppe Voltarelli, del complesso Quartaumentata e di Teresa Mascianà tutti noti artisti calabresi. È un film profondo ma allo stesso tempo leggero e divertente, a tratti comico ed esilarante, che però non vuole negare l’evidenza: racconta i problemi del territorio in chiave ironica, valorizzandone allo stesso tempo le bellezze ambientali e mostrando l’altra faccia di una terra difficile.


 

Wong Kar-Wai
Il grande regista cinese Wong Kar-Wai sta vivendo in questi giorni un momento professionale davvero intenso e produttivo! Egli sarà, infatti, Presidente di Giuria al 63° Festival di Berlino( 7/13 febbraio prossimi) dove presenterà pure fuori concorso il nuovo film The Grandmaster. Quale occasione migliore dunque per ri-vedere i suoi lavori precedenti? Alphaville Cineclub propone, dal 6 al 10 febbraio nella consueta sede di Via del Pigneto 283 alle ore 21.00, la rassegna Angeli perduti, selezione di otto pellicole di Wai che ripercorrono alcune tra le più significative (e premiatissime!) tappe della sua straordinaria carriera di’ regista del sentimento’.

“Wong Kar-Wai è il più occidentale dei registi sfornati dalla new wave del cinema orientale a partire dagli anni Ottanta. È un regista sperimentale ed un profondo innovatore del linguaggio cinematografico: probabilmente è il regista che sarebbe stato Godard se fosse nato in Cina trent’anni dopo. Le sue pellicole mantengono il taglio classico della cultura orientale soprattutto nelle tematiche delle storie, non esagerano mai coi toni e non sanno nemmeno cosa sia la morbosità: i sentimenti vengono descritti e messi in scena in modo pudico, viene lasciato spazio allo stupore ma mai al compiacimento. Si pensi a uno scrittore come Haruki Murakami, uno degli autori simbolo della letteratura giapponese contemporanea. Le sue storie sono universali ma il modo con cui la sua scrittura affronta i sentimenti rimanda a una cultura lontana, una cultura in cui temi quali il sesso, la droga e perfino la morte sono affrontati in modo vitale, in naturale contrapposizione alla pesantezza tipica della cultura occidentale.

Quello che rende Wong Kar-Wai un regista distante dalla terra da cui proviene è invece la forma che dà alle sue storie: per quanto profondamente hongkonghese in quanto a materiale di partenza, il suo cinema è esteticamente e concettualmente più vicino al gusto statunitense rispetto a quello della maggior parte dei suoi connazionali. Il cinema di Wong Kar-Wai è fresco e colorato, molto più spontaneo e rivitalizzante nel mettere a fuoco problemi che ormai sono diventati propri del mondo e non di una cultura in particolare. Si immagini di leggere le righe dolcemente malinconiche di un romanzo di Murakami ascoltando il lounge scoppiettante e festoso dei Pizzicato Five: ecco il cinema di cui si sta parlando.” Fonte: Giuseppe De Marco – Mymovies

La rassegna avrà inizio mercoledì 6 febbraio con la visione del lungometraggio As tears go by, realizzato nel 1988. Il film, esordio alla regia di Wai, racconta la vicenda di Ah Wah, membro di una triade di bassa lega che ,per di più , deve vedersela da sempre con un fratello piantagrane sempre bisognoso di essere tirato fuori dai guai. L’incontro con la bellissima cugina Ah Wah lo farà decidere a cambiar vita…a provarci, almeno!

Si continua giovedì 7 con la visione di 2046, pellicola distribuita nel 2004. Uno scrittore, distrutto dalla delusione di aver perso l’unico amore della sua vita, cerca nella memoria e nelle altre donne brandelli di una felicità che non avrà mai più. Struggimento raffinatissimo e sensuale dove anche le lacrime sono eleganti, capaci di accarezzare lievemente le guance scivolando quasi di nascosto senza farsi notare, gode pure di atmosfere felliniane ed anticipazioni moderniste all’Antonioni che affiorano in un linguaggio fatto di tante sedimentazioni, eppure inconfondibile nella fotografia splendida e nel taglio delle inquadrature asimmetriche in cui gli individui sembrano raggrumarsi agli angoli, nel fuori centro.

La serata di venerdì 8 febbraio ha in programma due proiezioni. Si parte, alle ore 21.00, con la visione dell’emozionante In the mood for love (v.o. con sott.), realizzato nel 2000. Un uomo ed una donna a Hong Kong, nel 1962: storia dei brevi incontri ritrosi tra il giornalista Chow Mowan e l’impiegata Sau Lizhen, vicini di casa che scoprono casualmente che i rispettivi coniugi sono amanti ed inscenano, come in una prova, le rispettive rivelazioni. Un "amore" che non avrà mai né un inizio né una fine sia perché lei non ha il coraggio di lasciare il marito, sia perché entrambi temono di essere giudicati dagli altri. Anche qui estetica sovrana e struggente, mai gratuita , dove la storia d’amore melò è pura tensione e raffinata bellezza ,espressa anche dagli indimenticabili cheongsam indossati dalla protagonista

La serata continua, alle ore 23.00 con la proiezione di Angeli perduti, girato nel 1995. Due narrazioni principali si intrecciano nell’ambiente angusto e frenetico di Hong Kong: in una vediamo un killer professionista intenzionato a cambiare vita ma intrappolato da un legame ambiguo ed irrisolto con la propria socia. Il secondo intreccio segue un ragazzo muto e senza lavoro che gira la città in moto e si guadagna da vivere occupando temporaneamente negozi in orario di chiusura. Ancora e sempre cinema di sentimenti e dunque pure di malessere ed alienazione per l’autore cinese, qui raccontato con cinepresa a spalla ed obiettivo a focale corta …

Doppia proiezione anche per sabato 9 febbraio! Si parte con la visione di Hong Kong Express (1994), due storie alla Godard unite quasi esclusivamente da personaggi ed atmosfere tra il divertente e l’anticonformista. La prima racconta la sofferenza dell’ agente 223 per la sua rottura con la fidanzata Amei, mentre una donna misteriosa, sempre vestita con impermeabile, occhiali scuri e parrucca bionda si aggira fra i bassifondi di Hong Kong: che i due siano destinati ad incontrarsi? La seconda ci fa toccare con mano la tristezza dell’agente 663, abbandonato dalla fidanzata hostess. Quest’ultima però, prima di andarsene, lascia le chiavi della casa di lui al ristorante che di solito frequenta. L’inserviente del locale, innamorata segretamente dell’agente, si impossessa delle chiavi per conoscere meglio l’uomo che ama … Intrighi e passioni a gogo’ davvero imperdibili!

In seconda visione il lungometraggio Happy together, realizzato nel 1997 e vincitore del premio per la miglior regia al 50° Festival di Cannes. Ho Po-wing e Lai Yiu-fai sono una coppia gay che lascia Hong Kong per l’Argentina "alla ricerca della cascata dipinta sulla loro lampada", ma soprattutto in cerca di "un futuro".Quella che doveva essere la terra della loro ri-unione sarà invece lo scenario della definitiva rottura della relazione tra stupidi litigi, tradimenti e la comparsa del giovane Chang, del quale Lai Yiu-fai capirà tardivamente di essere innamorato. Già curiosi di sapere la fine della storia!?!

Ed infine, domenica 10 febbraio, a chiudere la selezione dedicata a Wong Kar Wai, Un bacio romantico, prima pellicola’inglese’ del 2008 ed ultima in ordine di tempo tra i lavori del nostro autore qui sentimentale più che mai! Elizabeth, una giovane donna disperata per essere stata lasciata dal fidanzato, trascorre le sue notti nel caffé di Jeremy nella speranza di incrociare l’ex che vive dall’altra parte della strada. Una notte decide di partire per ritrovare una propria dimensione ed attraversa così gli Stati Uniti, incontrando anime tormentate … da Arnie, poliziotto con passato difficile abbandonato dalla moglie a Leslie, sfortunata giocatrice d’azzardo, figure umane toccanti che le permetteranno di comprendere la vera Elizabeth e di raggiungere la propria meta. Occhio agli attori, tutti in forma smagliante, da Jude Law a Norah Jones,da Natalie Portman a Rachel Weisz … impossibile perderlo!

Un viaggio alla scoperta di un grande maestro orientale e del suo raffinatissimo cinema di sentimento, assolutamente da non perdere! Vi aspettiamo!!!

Info: cineclubalphaville.it
alphaville2001@libero.it
3393618216-3388639465

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