Il Circolo del Cinema Cesare Zavattini di Reggio Calabria ricorda Corso Salani incontrato lo scorso dicembre quando fu proiettato il suo film “Le vite possibili”.
Il Circolo del Cinema “Cesare Zavattini” di Reggio Calabria vuole rivolgere un ricordo affettuoso a Corso Salani ed esprimere il profondo dolore per la sua improvvisa scomparsa.
Non nuovi al suo cinema, non ne siamo stati gli innamorati dell’ultima ora. Salani è stato davvero uno di quegli autori la cui evoluzione nel tempo è stata tangibile, ci ha toccato e affascinato. Un autore, di respiro europeo, che sembrava andare in “direzione ostinatamente contraria”, il cui “cinema di confine” ci ha donato opere la cui marginalità distributiva nulla ha tolto al loro autentico valore. Un cinema il suo di cui, in qualche modo, si sentiva la necessità e se ne sentirà profondamente la mancanza.
Avevamo il piacere di condividerne l’amicizia da tempo e conoscevamo bene la sua disponibilità e la sua generosità. A dicembre scorso avemmo l’occasione, purtroppo l’ultima, per farlo incontrare ai soci del nostro Circolo per la proiezione del suo film “Le vite possibili” a cui seguì un appassionato dibattito. E’ per questo che vogliamo riportare alcuni degli attoniti e costernati messaggi inviatici da soci che di quella serata hanno condiviso le emozioni e conservano dell’uomo e del regista uno straordinario ricordo.
In quell’occasione, tra l’altro, ci disse: «…c’è un “altrove” che chiama. Non solo come luogo, ma anche come vita. … E mi piace pensare che se ci fosse un seguito, si potesse davvero riuscire a raggiungerlo».
Buon viaggio Corso, ci mancherà il tuo sorriso limpido e sincero come il tuo cinema.
Lidia Liotta
Molte volte il cinema riesce a regalare delle belle emozioni, e credo che il cinema di Corso Salani, in tutte le sue sfumature, sia riuscito a realizzare questi sentimenti…
Spero che il suo viaggio cinematografico continui per sempre.
Michele Tarzia
Mi ha molto colpito il doloroso annunzio della scomparsa del regista Corso Salani che avevo conosciuto proprio meno d’un anno fa, durante la vostra ultima rassegna di film. Sono dispiaciuta: era bravissimo ed originale.
La morte non guarda in faccia nessuno è il luogo comune diffuso. Questa volta s’è avuto modo di verificare questo suo maledetto costume con Corso Salani, il coraggioso cineasta che tanto aveva fatto ben sperare in una nuova strepitosa primavera dell’arte.
Con lui scompare una sicura promessa del futuro ed una intelligenza fresca e pulita al servizio della migliore umanità.
La sua assenza peserà molto nei programmi di rinnovamento.
Gaetanina Sicari Ruffo
Un poeta per immagini. Così i reggini avevano conosciuto, qualche mese fa, Corso Salani, durante un incontro promosso dal Circolo del Cinema Zavattini.
Aveva colpito la platea, con la sua pellicola, “Le vite possibili”, con la forza di un cinema indipendente, caratterizzato da una grande voglia di conoscere e raccontare, con la naturalezza e cordialità nel descrivere il suo lavoro alle tante persone entusiaste della semplicità e incisività della sua opera.
Chissà quanti altri viaggi e quanti altri racconti, quanti altri volti e quante altre storie avrebbe potuto raccontare, con il suo sguardo curioso, originale, sensibile, soprattutto nel ritrarre il mondo femminile. Quello sguardo che gli ha consentito di creare – oltre a tante incisive interpretazioni, come quella, straordinaria, ne “Il muro di gomma” – un patrimonio di film che attestano la capacità di un cinema indipendente di essere a volte più incisivo e vero del cinema tradizionale.
Paola Abenavoli
L’avevo conosciuto durante una proiezione del suo lungometraggio “Le vite possibili” al Circolo Zavattini di Reggio Calabria: mite, un pò timido, cortese, geniale mi aveva colpito per le innovazioni introdotte nel suo modo di filmare e per l’assoluta attualità dei suoi temi, prevalentemente impostati sulla corrente crisi esistenziale e sociale. Avevo partecipato al dibattito con una richiesta su che cosa fosse il viaggio per lui. Al che aveva risposto che era scoperta sempre nuova, amore per la vita , ricerca e soddisfazione di molte curiosità. Quando ho saputo della notizia non riuscivo a crederci. Mi son detta: ora ha intrapreso un viaggio più importante e lungo che non riusciremo a vedere. Peccato, Corso, ci aveva conquistati la tua qualità di cineasta e di uomo contemporaneo credibile.
Gae

