NEGLI OCCHI DELLE DONNE-OTTO MARZO 2011

L’iniziativa è organizzata dal C.S.C. Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria insieme al Comune di Carbonia e allo SBIS, in collaborazione con il Circolo Arci La Gabbianella Fortunata, la libreria Lilith e il Circolo FICC La Miniera.

Il programma (in allegato il flyer della manifestazione) prevede la proiezione di due film:

– Lunedì 07 marzo ore 20:00 (SALONE VELIO SPANO – Via della Vittoria 96 CARBONIA, fianco Scuola Media Satta)

VOGLIAMO ANCHE LE ROSE di Alina Marazzi

ITALIA/SVIZZERA 2007, col e B/N, 84’


– Martedì 08 marzo ore 17:30 (BIBLIOTECA COMUNALE – Via della Vittoria CARBONIA) 

 I RACCONTI DELLA DRINA di Andrea Foschi

BOSNIA ED ERZEGOVINA-SERBIA  2010, col,  95′

(SARA’ PRESENTE IL REGISTA DEL FILM)


L’INGRESSO SARA’ LIBERO E GRATUITO PER ENTRAMBE LE PROIEZIONI

"Negli occhi delle donne" non vuole essere la semplice celebrazione di una ricorrenza ma uno stimolo alla riflessione sulla condizione femminile, un momento vissuto insieme e aperto al confronto tra i generi, già presente nel doppio sguardo, uno maschile e uno femminile, dell’autore e dell’autrice dei film in programma. 

La rassegna sarà impreziosita dalla presenza del regista Andrea Foschi che presenterà i"RACCONTI DELLA DRINA", che giunge dalla selezione del 28° Torino Film Festival in anteprima regionale a Carbonia, e si offrirà al pubblico in un dibattito che siamo sicuri sarà ricco e partecipato.


Andrea Contu

collaboratore C.S.C. Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria


A SEGUIRE LE SCHEDE TECNICHE DEI FILM IN PROGRAMMA:


VOGLIAMO ANCHE LE ROSE di Alina Marazzi

ITALIA/SVIZZERA, col e B/N, 84’

Con: Teresa Saponangelo (voce) Teresa,  Anita Caprioli (voce) Anita, Valentina Carnelutti (voce) Valentina

Genere: Documentario

Montaggio: Ilaria Fraioli

Musiche: Ronin, Bruno Dorella

Montaggio del Suono: Francesca Genevois

Animazione e titoli: Cristina Diana Seresini

Supervisione ai testi: Silvia Ballestra

Ricerca immagini d’archivio: Riccardo Lacchè e Annamaria Licciardello

Consulente storico: Diego Giacchetti

Fotografie di repertorio: Paola Agosti

Missaggio: Paolo Segat

Editor musicale: Painè Cuadrelli

Consulenza musicale brani di repertorio: Mauro Ermanno Giovanardi

Prodotto da: Gianfilippo Pedote, Francesco Virga, Andres Pfaeffli, Elda Guidinetti

Casa di produzione: Mir Cinematografica, Ventura Film

 

VOGLIAMO ANCHE LE ROSE analizza la nascita e gli sviluppi del movimento femminista nell’Italia degli anni ’70, attraverso i diari e le vicende intime di tre donne cresciute in ambienti sociali e culturali diversi fra loro.

Anita è una ragazza proveniente da una buona famiglia che, con l’arrivo dell’adolescenza, tenta di scoprire l’amore e i rapporti con l’altro sesso, rimanendo però confusa e destabilizzata.

Teresa viene dal Sud, e a soli vent’anni rimane incinta del suo fidanzato: all’improvviso le discussioni sull’aborto con le "compagne" non sono più qualcosa di lontano dalla sua vita, ma qualcosa che la riguarda intimamente, profondamente e che modificherà per sempre le sue idee sul sesso. Infine, Valentina è una donna matura, impegnata nel movimento femminista: si interroga soprattutto sul rapporto delle femministe con le altre donne, con altre visioni del mondo al femminile. Queste tre vicende differenti diventano lo spunto per raccontare un cambiamento radicale che investe tutta la società italiana.

La narrazione, realizzata attraverso tre voci narranti che rappresentano le scrittrici dei diari, è inframezzata da riprese e interviste che mostrano lo sviluppo di una nuova coscienza in quegli anni con i cortei, il dibattito sull’aborto, il divorzio, i rapporti di coppia, il lavoro della donna, la sessualità femminile vissuta in maniera totalmente nuova, le riunioni femministe.

Le scene sono provenienti soprattutto da scorci di interviste, spot, o filmati amatoriali, raccolti da archivi cinematografici (Rai Teche, Aamod, Cineteca di Bologna, Cineteca Italiana, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca del Friuli, Cinefiat) o nelle case di persone coinvolte negli eventi mostrati nel documentario.

 

ALINA MARAZZI (Milano 1964) vive e lavora a Milano.

Regista di documentari, è stata aiuto regista in lungometraggi per il cinema e ha collaborato a progetti di arte e video arte. Con il film “Un’ora sola ti vorrei ha vinto numerosi premi internazionali”, tra i quali il premio per il miglior documentario al Festival di Torino 2002 e al Newport International Film festival (2003), e la menzione speciale della giuria al Festival di Locarno 2002 e al Festival dei Popoli di Firenze 2002.

FILMOGRAFIA: Per Sempre, co-produzione MIR Cinematografica, Cisa Service e RTSI. Un’ora sola ti vorrei, 2002, (55′), coprod. Venerdì-RTSI. Il sogno tradito,1999, (46′), prod. Camera G&P, per RAI3. Ragazzi dentro,1997, (2 x 45′), prod. Camera G&P, per RAI 2. Il Ticino è vicino? 1995, (46′). Mediterraneo, il mare industrializzato, 1993, (52′). Il declino di Milano, 1992, (52′), coprod. Studio Equatore-RTSI.

 

  

I RACCONTI DELLA DRINA di Andrea Foschi e Marco Neri

BOSNIA ED ERZEGOVINA-SERBIA  2010, col,  95′

Con: Vladana Tešic, Stanjka «Cana» Tešic, Radmila «Rada» Zarkovic, Nikolina, Alexandar «Aco», Milica, Anda, Sinisa, Dusan, Amra, Amela, Ceca.

Sceneggiatura: Andrea Foschi, Marco Neri, Tommaso Orbi

Fotografia: Andrea Foschi

Montaggio: Tommaso Orbi

Suono: Fabio Ancillai

Prodotto da: Andrea Foschi, Marco Neri, Federico Schiavi, Milan Todorovic

Produzione: Nova Skola, Suttvuess Soc. Coop.

Coproduzione: Rts – RadioTelevizija Republike Srpske

 

Bosnia ed Erzegovina. Il villaggio di Bratunac è terra di nessuno, controllato dalle truppe dell’Onu e oppresso dal nazionalismo serbo. Stanjka «Cana» Tešic, con l’aiuto di sua figlia Vladana e di Radmila Zarkovic, prende una decisione: contattare le pacifiste di tutta l’ex Jugoslavia e riunirle per la prima volta dopo la guerra. L’iniziativa funziona e nasce così l’Associazione Forum Zena. Costruendo nel tempo una fitta rete nazionale e internazionale, Cana riesce a tutelare le donne di un paese in cui il loro ruolo era stato annichilito, fino a trasformare il proprio sogno sociale in una realtà politica.

 «A volte una falena cerca un caldo rifugio in casa. Esce improvvisa dalla nebbia che la cela e poco dopo è lì, attorno alla vecchia lampada a rischiare la vita. Questo film è figlio del tentativo, durato anni, di ricostruire epiche che si negano, quotidiani vivi e pulsanti in grado di parlarci dei nostri ricordi, della nostra memoria, di come avremmo potuto essere “se” e dell’odore dei camini, quando il sole scende e la nebbia illeggibile si solleva su case e moschee».

Presentato al Festival Internazionale del Cinema di Torino 2010, in concorso nella Sezione ItalianaDoc, arriva in anteprima regionale a Carbonia.

 

 ANDREA FOSCHI (Venezia, 1978) si è laureato in teoria della letteratura a Valencia.

Nel 2006 ha conseguito il diploma in regia del documentario presso l’Accademia del cinema e della televisione di Roma, in cui ora insegna direzione della fotografia nel documentario. È attualmente impegnato in un progetto sul monachesimo grecortodosso e, con Marco Neri, sta lavorando a un documentario biografico sul presidente dell’Uruguay.

FILMOGRAFIA: Roma Residence (coregia/codirectors Marco Stefano Innocenti, Pietro Pasquetti, mm,  doc., 2007), El largo camino (doc., 2009) Urbanità possibili (collettivo/collective, cm, doc., 2009), I racconti della Drina (doc., 2009).

 

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