La siciliana ribelle

Partecipazione della Federazione Territoriale Città del Monte alla lotta contro le mafie nella “Giornata in ricordo delle vittime di tutte le mafie” per una politica della legalità/responsabilità.

Cinema Roma
martedì 17 marzo 2009
ore 17,00 – ore 20,40
FILM DI STAGIONE

 La siciliana ribelle, di Marco Amenta, Italia., 2009, Drammatico, 105’, Istituto Luce, uscita: 27/02/2009, con Gérard Jugnot, Veronica D’Agostino, Marcello Mazzarella, Carmelo Galati, Lucia Sardo.

Rita è una bambina siciliana che adora suo padre, uomo rispettato in paese ma forse non rispettabile. L’uomo, Don Michele, verrà tradito dai membri del suo stesso clan, che vogliono allargare il giro alla droga. La bimba comincia da subito a nutrire un sentimento di vendetta per gli assassini di suo padre. Il 5 novembre 1991, Rita Mancuso ha 17 anni; quando la mafia uccide anche suo fratello, capisce che farsi giustizia da sola non funziona e denuncia gli assassini dei suoi cari, entrambi mafiosi. Minacciata, fugge a Roma, con una nuova identità, sotto l’ala protettiva del procuratore anti-mafia, in cui vedrà un secondo papà…
"La Siciliana Ribelle": Amare un padre e vendicare un padrino
Un appassionante dramma ispirato ad una storia vera di mafia e di coraggio, quello di un’adolescente che dalla vita imparerà molto di più del confine tra bene e male.
Una pistola può significare solo dolore. Per Rita invece si tratta dell’unico ricordo del suo amato padre, un simbolo d’affetto, rimasto accanto al suo corpo, ucciso davanti ai suoi occhi, ancora bambina. Con il vestito della prima comunione sporco di sangue la ragazzina si promette vendetta per gli assassini del papà, un uomo rispettato ma non rispettabile, che aveva sempre tenuto lontana dalla verità di uomo malavitoso la sua pupilla. A diciassette anni Rita denuncerà tutto al Procuratore anti-mafia di Palermo, in cui troverà una seconda famiglia, sarà costretta a trasferirsi a Roma, a comprendere e ad ammettere alcune realtà scomode per vincere la sua coraggiosa battaglia contro la mafia. Una storia incalzante e mai scontata, che lascia col fiato sospeso e con il cuore partecipe. Un racconto di cui si possono quasi sentire gli odori, con una protagonista dal carisma tipico solo delle attrici degli anni Sessanta. Lo spettatore imparerà insieme a Rita la differenza tra vendetta e giustizia, il valore del saper aspettare, la differenza tra amore e onore e tra rispetto e omertà. Ispirato alla storia vera del giudice Borsellino e di Rita Atria, è un film appassionante e appassionato, che insegna che dimenticare non vuol dire essere liberi, come vincere vuol dire anche perdere qualcosa. Il concetto di sacrificio diviene qualcosa di comprensibile per un progetto più ampio di una singola esistenza felice. Con gli occhi spesso commossi davanti allo scorrere di questa pellicola, si scopre che in fondo ogni anima ha una duplice natura e che amare senza riserve non si traduce nell’accettare ogni comportamento, ma nel riuscire a dividere l’uomo dalla bestia, sacrificare l’uno e perdonare l’altro. Buono e cattivo, male e bene, dolore e felicità in questa storia hanno le stesse radici e orientarsi non è così banale. Il vero protagonista di questo film è il cuore, in tutte le sue più primordiali manifestazioni.(Marzia Cavallucci-35mm.it)

Trailer :

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