una interessante iniziativa organizzata dal Circolo UCCA Luis Bunuel. L’Italia che non si vede. Rassegna itinerante del Cinema del reale. Quattro appuntamenti nei mesi di maggio e giugno a Carbonia al Salone Velio Spano.
Rassegna Itinerante del Cinema del Reale L’ITALIA CHE NON SI VEDE che per la terza edizione consecutiva il Circolo UCCA Luis Bunuel di Carbonia propone al pubblico in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria.
La rassegna è promossa dalla Direzione Nazionale dell’UCCA (Unione dei Circoli Cinematografici dell’ARCI) e intende dare visibilità a tutte quelle opere che hanno voluto raccontare l’Italia nella sua conformazione e nelle sue trasformazioni storiche, sociali e politiche ma che per ragioni distributive non hanno trovato adeguato spazio presso le sale cinematografiche.
Si partirà domenica 20 maggio alle ore 19.00 con “Black Block” di Carlo Bachschmidt, documentario sulle violenze perpetrate presso la scuola Diaz di Genova durante il vertice G8 del 2001.
Domenica 27 maggio sempre alle ore 19.00 si prosegue con “Sic Fiat Italia” del torinese Daniele Segre che, attraverso sequenze tratte da vent’anni di suoi film dedicati al lavoro, ripercorre la storia del lavoro e dei lavoratori in Italia, dai lavoratori di Mirafiori ai minatori della Carbosulcis di Carbonia arroccati nelle profondità delle loro miniere, fino agli operai della Nuova Scaini di Villacidro sulle cime di giganti bombole di gas propano.
Mercoledì 30 maggio alle ore 21.00 sarà la volta di “Piazza Garibaldi” di Davide Ferrario: un road movie che, a 150 anni di distanza, racconta la storia dell’unificazione dell’Italia ripercorrendone le tappe geografiche per capire cosa sia rimasto del senso di quell’impresa.
Domenica 03 giugno alle ore 19.00 quarto e ultimo appuntamento con “Italy love it or leave it” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, pluripremiata pellicola che vede protagonisti due giovani italiani i quali, a bordo di una vecchia 500 simbolo del miracolo economico, decidono di percorrere su e giù lo stivale alla ricerca dei buoni motivi per amarla o lasciarla.
PROGRAMMA:
DOMENICA 20 MAGGIO ore 19.00
SALONE VELIO SPANO – VIA DELLA VITTORIA 96, CARBONIA
“Black Blok” di Carlo Bachschmidt – Italia 2011, 76’
INGRESSO € 3,00
DOMENICA 27 MAGGIO ore 19.00
SALONE VELIO SPANO – VIA DELLA VITTORIA 96, CARBONIA
“Sic Fiat Italia” di Daniele Segre [ Italia 2011, 57’]
INGRESSO € 3,00
MERCOLEDI’ 30 MAGGIO ore 21.00
SALONE VELIO SPANO – VIA DELLA VITTORIA 96, CARBONIA
“Piazza Garibaldi” di Davide Ferrario [Italia 2011, 100’]
INGRESSO € 3,00
DOMENICA 03 GIUGNO ore 19.00
SALONE VELIO SPANO – VIA DELLA VITTORIA 96, CARBONIA
“Italy, Love it or leave it” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi [Italia 2011, 75’]
INGRESSO € 3,00
Tutte le proiezioni avranno luogo presso il Salone Velio Spano in Via della Vittoria 96 a Carbonia e avranno un costo di ingresso di € 3,00 che permetterà al Circolo di ripagarsi le spese di organizzazione dell’evento.
Sarà possibile acquistare anche un abbonamento che darà diritto all’ingresso per tutti e quattro gli appuntamenti previsti in programma al prezzo speciale di € 9,00.
Gli abbonamenti potranno essere acquistati presso il botteghino il giorno del primo spettacolo o anche in prevendita presso gli uffici della Società Umanitaria in via Della Vittoria 96 a Carbonia (fianco scuola media Satta) a partire da martedì 15 maggio fino a venerdì 18 maggio dalle ore 09.30 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.
A tutti i partecipanti alle serate verrà omaggiato il catalogo della rassegna.
Per ulteriori informazioni sarà possibile contattare i numeriTel. 0781.671527 – 0781.670819 oppure mandare una mail all’indirizzo e-mail arci.gabbianella.carbonia@hotmail.it
SINOSSI DEI FILM IN PROGRAMMA
“Black Block”di Carlo Bachschmidt [ Italia 2011, 76’ ]
Attraverso Lena e Niels (Amburgo), Chabi (Zaragoza), Mina (Parigi), Dan (Londra), Michael (Nizza) e Muli (Berlino) il film intende restituire una testimonianza di chi ha vissuto in prima persona le violenze del blitz alla scuola Diaz e le torture alla Caserma di Bolzaneto. Nel racconto corale dei protagonisti emerge la storia di Muli. Muli ripercorre i motivi per i quali ha deciso di impegnarsi nella politica, fino alla sua partecipazione alle giornate di Genova 2001, le violenze subite, e la scelta di ritornare a Genova per testimoniare ai processi. È tornato affrontando il trauma subito per trasformarlo in un’occasione con la quale trovare un riscatto morale. Attraverso la sua esperienza matura un nuovo percorso politico, riacquista la voglia di confrontarsi e lo stare insieme, e soprattutto riscopre un’altra Genova.
Vincitore del Biografilm Lancia Award alla Mostra d’Arte Cinematografica Internazionale di Venezia (2011)
“Sic Fiat Italia”di Daniele Segre [ Italia 2011, 57’]
Il 13 e 14 gennaio 2011 si svolge nello stabilimento industriale di Fiat Mirafiori il referendum imposto da Sergio Marchionne, amministratore delegato del Gruppo Fiat, per far scegliere ai lavoratori se accettare nuove condizioni lavorative e continuare a lavorare, o non accettarle e chiudere. È una svolta epocale: scavalcati i tavoli d’intesa coi sindacati, attraverso lo strumento democratico del referendum si chiede direttamente agli stessi lavoratori di decidere di perdere o non perdere il proprio posto di lavoro, sacrificando nell’ultimo caso diritti conquistati nel tempo e dati ormai per scontati. Partendo dalle vicende attuali di Mirafiori, Segre compie un nuovo viaggio nella storia del lavoro e nella memoria stessa della sua opera di regista, incontrando le lavoratrici e i lavoratori fuori dai cancelli, Maurizio Landini (Segretario Nazionale della FIOM-CGIL), Giorgio Airaudo (Responsabile Nazionale Settore Auto FIOM-CGIL). Insieme ai lavoratori di Mirafiori a Torino (2011), da "Partitura per volti e voci. Viaggio tra i delegati CGIL" (1991) in avanti troviamo i minatori della Carbosulcis di Carbonia arroccati nelle profondità delle loro miniere (1994), gli operai delle acciaierie Falk di Sesto San Giovanni nel deserto di una fabbrica in chiusura (1996) e della Nuova Scaini di Villacidro sulle cime di giganti bombole di gas propano (2000), i famigliari e i lavoratori del settore delle costruzioni che quotidianamente pagano un alto prezzo in vite umane per colpa dei gravissimi incidenti sul lavoro (2008). Tutti uniti nel disperato tentativo di difendere il posto di lavoro e la sua sicurezza.
“Piazza Garibaldi” di Davide Ferrario [Italia, 2011, 100’]
“Piazza Garibaldi” è un toponimo che si incontra in qualsiasi città italiana. E’ la metafora della nazione e della sua storia. Il film documentario ripercorre l’itinerario affrontato dagli uomini di Garibaldi per verificare cosa è rimasto del senso di quella impresa. L’obiettivo: verificare il rapporto tra passato e presente, partendo da Bergamo, una volta “Città dei Mille” e oggi roccaforte padana, per arrivare fino a Teano. Gli incontri con i discendenti dei garibaldini e il racconto dei personaggi e delle loro storie sono intervallati dalla messa in scena di brani tratti dai classici della letteratura nazionale, (da Macchiavelli a Leopardi, da Umberto Saba a Sciascia) tutti basati sul carattere degli italiani e interpretai da Salvatore Cantalupo, Marco Paolini, Luciana Litizzetto, Toni Servillo, Filippo Timi.Il percorso è pieno di sorprese, incontri, riflessioni: un grande road movie attraverso la storia e la geografia del paese, cercando di rispondere a una domanda assillante: perché noi italiani non riusciamo più a immaginarci un futuro?
Terra di Siena Film Festival 2011 : Menzione Speciale della Giuria
“Italy, love it or leave it” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi [Italia 2011, 75’]
Gustav, altoatesino e di madrelingua tedesca, è pragmatico e animato da una forte coscienza politica; Luca è romano, indolente, pigro, sarcastico, fatalista. Luca e Gustav sono una coppia di ragazzi italiani che di recente ha assistito all’esodo di molti amici, loro coetanei, che hanno deciso di lasciare l’Italia per mete come Berlino, Londra o Barcellona: persone creative che non vedono un futuro in questo Paese, stanchi del costo della vita, del precariato, dell’atteggiamento reazionario, del baronato nel mondo accademico, della mancanza di attenzione per i diritti umani, l’abbrutimento e la mancanza di meritocrazia. Anche Gustav crede che andarsene sia la cosa migliore da fare, mentre Luca vuole convincerlo che l’Italia è ancora un Paese pieno di buoni motivi per restare, di persone appassionate che ogni giorno conducono una battaglia silenziosa perché le cose possano cambiare. Prima di prendere una decisione definitiva, si danno sei mesi per capire se è ancora possibile tornare a innamorarsi dell’Italia. Decidono di compiere un viaggio, a bordo di una vecchia Fiat 500, su e giù per lo stivale. Vanno alla ricerca di storie, aneddoti, personaggi, per scoprire cos’è rimasto dell’Italia che all’estero fa ancora tanto sognare, cercando di capire meglio un Paese dal passato tanto celebrato e dal futuro incerto, lasciando la porta aperta all’imprevedibile. Scopriranno un Paese diviso e contraddittorio ma sull’orlo di un cambiamento.
2012 maggio, Honolulu International Festival: Best Documentary Feature
2012 marzo, Thessaloniki Documentary Film Festival: Audience Award Best Foreign Production
2011 dicembre, Rencontres du Cinéma Italien à Toulouse: Mention Spéciale
2011 settembre, Annecy Cinema Italien: Prix du Documentaire Jury Jeune
2011 settemre, Milano Film Festival: Premio del Pubblico e Premio Migliore Lungometraggio

