Nella riunione del consiglio direttivo della FICC, del 16 ottobre scorso, sono stati elaborati due documenti: il primo di solidarietà con il mondo del lavoro nazionale e internazionale; il secondo di solidarietà al quotidiano La voce del popolo.
Il Direttivo Nazionale della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC)
riunito a Roma il 16 Ottobre 2010
ha manifestato la sua più viva soddisfazione per la felice conclusione della operazione di recupero e salvataggio dei 33 minatori cileni sepolti vivi nella miniera del deserto di Atacama.
Le gigantesche opere di salvataggio hanno certamente avuto il merito di salvare la vita di 33 persone, ma nello stesso tempo tale avvenimento ha consentito di recuperare nell’opinione pubblica generale questioni importanti legate al tema del lavoro, quali la sicurezza ed il giusto salario. Molti dei minatori salvati non rientreranno in miniera, ma tutti hanno chiesto più sicurezza e una vita degna di essere vissuta. Con la risalita dell’ultimo dei minatori, il capoturno Luis Urzua, sono emersi in tutta evidenza i valori universali del mondo operaio: la cooperazione, la solidarietà, la lotta per un mondo migliore, la preminenza dell’uomo sul profitto, la supremazia del lavoro sul capitale.
Questi valori sono al centro anche oggi, a Roma, della grande manifestazione della FIOM contro la contrapposizione artificiosa di operai di casa nostra e operai di qualsiasi altro paese, in difesa dei diritti del lavoro e della contrattazione, e più in generale a tutela della partecipazione dei lavoratori alla vita democratica del paese, valori e diritti che non potranno essere soppressi né da possibili operazioni provocatorie né tanto meno da politiche restauratrici.
La FICC, sin dalla sua nascita nel 1947, è sempre stata al fianco del mondo operaio, e molti sono stati e sono lungo tutta questa epoca i circoli ad essa affiliati, operanti in zone industriali e minerarie. Il loro lavoro con rassegne e festival, lungi dall’essere stato una sterile elucubrazione di intellettuali, è divenuto una palestra di democrazia e un trampolino di sviluppo e diffusione dei valori della cooperazione e solidarietà.
Roma, 16 ottobre 2010
Il Direttivo Nazionale della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC)
riunito a Roma il 16 Ottobre 2010
anche per discutere delle politiche governative sulla cultura, istruzione e formazione, caratterizzate sempre più da ingiustificabili tagli indiscriminati, esprime, tra le tante questioni aperte, viva preoccupazione per la grave crisi finanziaria in cui versa il quotidiano della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia “La Voce del Popolo”, che si stampa nella città di Fiume. La crisi ha comportato la riduzione della foliazione del giornale, il ritorno alla stampa in bianco/nero, la soppressione degli inserti speciali, la riduzione del settimanale ‘Panorama’, la cancellazione della collana libraria, la riduzione degli stipendi e delle collaborazioni esterne, nonché la disdetta dei contratti con le agenzie di stampa. Viene ridotta così al minimo l’attività editoriale in madrelingua dell’unica comunità italiana autoctona al di fuori dei confini dell’Italia. Attività editoriale da intendersi di fondamentale importanza per la conservazione e lo sviluppo della lingua e della cultura italiana in quelle Repubbliche, nonché per favorire la convivenza e la comprensione tra le etnie lì presenti.
Il Direttivo della FICC stigmatizza il fatto che le difficoltà economiche della ‘Voce del Popolo’ dipendano in totale misura da responsabilità politiche governative, ovvero da parte di chi dovrebbe tutelare l’unica sua minoranza autoctona all’estero, per via della sua mancata ammissione ai finanziamenti per la stampa italiana (Legge 250/90).
Per tali ragioni, il Direttivo della FICC esprime la propria solidarietà a giornalisti, dipendenti e collaboratori del giornale e della società ‘Edit’ che lo pubblica, chiedendo al Governo italiano di rimuovere quanto prima le ragioni che hanno determinato la crisi odierna, prima che questa condizione risulti fatale per un organo vitale di informazione e cultura per la nostra comunità italiana in Slovenia e Croazia.
Roma, 16 ottobre 2010

