DOCUMENTO DELLE NOVE ASSOCIAZIONI NAZIONALI

A conclusione del convegno del 29 e 30 giugno nell’ambito del Sardinia Film Festival, le nove Associazioni Nazionali di Cultura Cinematografica hanno stilato il documento di seguito riportato.

CONVEGNO ORGANIZZATO NELL’AMBITO DEL VII SARDINIA FILM FESTIVAL

 

L’associazionismo culturale agli albori del XXI secolo

L’impegno dell’operatore culturale e il rogo della cultura

 

UNIVERSITÁ DI SASSARI 29-30 GIUGNO 2012

 

DOCUMENTO FINALE DELLE ASSOCIAZIONI DI CULTURA CINEMATOGRAFICA

 

I rappresentanti  delle 9 Associazioni nazionali di cultura cinematografica riconosciute dalla vigente Legge sul Cinema, ANCCI (Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani), CGS (Cinecircoli Giovanili Socio-Culturali), CINIT (Cineforum Italiano), CSC (Centro Studi Cinematografici), FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub), FIC (Federazione Italiana Cineforum), FICC (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema), UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI), UICC (Unione Italiana dei Circoli del Cinema), riunitesi in occasione del Convegno organizzato dal Cineclub Fedic di Sassari il 29-30 giugno 2012, avente per tema: ‘L’Associazionismo culturale agli albori del XXI secolo: l’impegno dell’operatore culturale e il rogo della cultura’, considerano di particolare importanza tale confronto per dare slancio unitario al ruolo e all’attività culturale delle Associazioni, anche attraverso iniziative comuni. Le associazioni manifestano  la  consapevolezza che i cambiamenti in corso nel Paese, dalla grave situazione economico-finanziaria alle grandi trasformazioni tecnologiche della comunicazione, necessitano di nuove riflessioni sulla propria identità ed azioni corrispondenti a dare risposte alla forte destrutturazione sociale, etica  e culturale in atto.

Di fondamentale importanza è a questo proposito la trasformazione digitale in corso che rappresenta un terreno di innovazione ineludibile non solo per l’esercizio, ma anche per la rete dei circoli del cinema. In tal senso auspicano che il Ministero si adoperi perché la loro realtà possa essere più presente nel contesto culturale europeo.

Questo contraddittorio inizio di XXI secolo deve continuare a vedere l’associazionismo culturale impegnato a difendere il valore della cultura cinematografica, dell’istruzione e della formazione, considerandoli ‘bene comune’ fondamentale per la qualità della vita e per la crescita democratica della società. È  un compito generale che deve svilupparsi anche attraverso il raccordo con il mondo autoriale e della distribuzione cinematografica indipendente, per attivare politiche più rispondenti agli interessi di un pubblico che si vuole sempre attivo e critico. In questo ambito  ritengono importante continuare a lavorare con il mondo della scuola per un’azione pedagogica  tesa alla formazione delle giovani generazioni.

Ritengono quindi che per conseguire tali obiettivi occorra valorizzare il lavoro professionale degli operatori culturali e l’attività di volontariato dell’associazionismo cinematografico, per l’organizzazione del pubblico, per la sua formazione e per la difesa dei suoi diritti, a cominciare da quelli sanciti dalla ‘Carta di Tabor’ del 1987 nel Congresso della International Federation of Film Societies (IFFS), con la presidenza del regista Carlo Lizzani.

È  a partire da questi presupposti che le 9 Associazioni nazionali intendono contrastare da subito le vecchie e nuove tendenze di ‘politica culturale’ da parte delle Istituzioni che ne avviliscono il ruolo attraverso pesantissimi e ingiustificati tagli dei finanziamenti. Tutto ciò mette a rischio la sopravvivenza stessa dell’associazionismo cinematografico e del sistema cultura il cui investimento pubblico rispetto al Pil continua ad essere tra i più bassi in Europa.

Per tutte queste ragioni le 9 Associazioni nazionali di cultura cinematografica sono al fianco degli oltre 400.000 lavoratori di cultura e spettacolo in Italia che rischiano il posto di lavoro, a iniziare da quelli dello storico polo di Cinecittà a Roma la cui memoria e le attività non devono essere messi in discussione.

Le stesse Associazioni auspicano, infine, che la principale azienda culturale pubblica del Paese, la RAI, venga “restituita ai cittadini” favorendone un rilancio e una gestione che recuperi integralmente la propria principale funzione di servizio culturale pubblico.

Vito Rosso (ANCCI)

Cristiano Tanas (CGS)

Massimo Caminiti (CINIT)

Carlo Tagliabue (CSC)

Paolo Micalizzi (FEDIC)

Gian Luigi Bozza (FIC)

Marco Asunis (FICC)

Greta Barbolini (UCCA)

Pier Mario Mignone (UICC)

 

Sassari, 30 giugno 2012

 

 i link ai siti delle altre Associazioni nazionali di cultura cinematografica

ANCCI Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani  CGS Cinecircoli Giovanili Socio-Culturali
CINIT Cineforum Italiano  CSC Centro Studi Cinematografici FEDIC Federazione Italiana dei Cineclub
FIC Federazione Italiana Cineforum  UCCA Unione Circoli Cinematografici ARCI  UICC Unione Italiana dei Circoli del Cinema

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