Consiglio Direttivo FICC

Il 6 e 7 febbraio sono stati approvati dal Direttivo nazionale il conto consuntivo 2009, i progetti di lavoro ed il bilancio preventivo 2010. Approvato un OdG sui problemi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Intanto si riscalda il dibattito sui giornali.

Le preoccupazioni legate ai tagli ministeriali ed alle ricorrenti denigrazioni al mondo culturale, hanno determinato una dura presa di posizione con un OdG approvato all’unanimità e sostenuto dai segretari dei centri regionali presenti all’incontro e che qui riportiamo.

Il Consiglio Direttivo della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC), insieme ai segretari dei Centri Regionali della stessa Federazione, riunitisi a Roma il 6 e 7 febbraio c.a. per l’esame del Bilancio consuntivo 2009 e preventivo 2010, a seguito di un’ampia discussione sui problemi del mondo della cultura e dello spettacolo ed, in particolare, sullo stato dell’associazionismo culturale cinematografico nel nostro Paese, esprimono forte preoccupazione per i tagli e per le scelte politiche che rischiano oggi di minare le fondamenta del tessuto culturale nazionale, sostenute peraltro da campagne di denigrazione di alcuni quotidiani nazionali.

Questo mondo, a iniziare dal cinema e dal teatro, è oggi costantemente sotto assedio e sta subendo insopportabili ridimensionamenti e mortificazioni.

L’azione formativa capillare intrapresa nel territorio nazionale dalla FICC e dalle altre associazioni culturali, il lavoro delle cineteche e il valore culturale dei Festival in Italia e all’estero, tanto nei  piccoli centri quanto nelle grandi città, non possono essere colpiti e vilipesi in questo modo.

La loro attività rappresenta un patrimonio educativo e culturale di grande valore per il Paese poiché tende a valorizzare l’espressione artistica, la storia e la ‘memoria’di tante e diversificate realtà.

In quest’orizzonte è il pubblico il primo interlocutore e destinatario di ogni sforzo, non come una semplice risorsa economica da gestire, ma come un soggetto attivo di cittadini ai quali offrire strumenti e opportunità di maturazione civile e culturale.

Occorre per tutto ciò fronteggiare tempestivamente e unitariamente tale stato delle cose ed esercitare la più attenta e incisiva vigilanza democratica, al fine di non ritrovarsi testimoni impotenti di una pericolosa deriva qualunquista.

Roma, 07.02.2010

 

 

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